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Il retroscena: Luis Alberto e una lettera che spiegava. Ma era indifendibile e (forse) l’ha capito

03.08.2023 | 16:55

Luis Alberto ha mandato ieri alla Lazio una lettera per spiegare il suo atteggiamento e la sua posizione. E la sua intenzione iniziale era quella di andare avanti con il suo comportamento da disertore, non intuendo a quali rischi andasse incontro. Ovviamente nelle ultime ore ha capito l’errore, non ci voleva molto. Indipendentemente dalla spiegazione della sua agenzia, inviata a senso unico e senza la possibilità di un contraddittorio. Di sicuro quella presa di posizione non l’ha aiutato. Luis Alberto ha dimenticato alcune cose importantissime. Proviamo a sintetizzarle: 1) ha un contratto fino al 2025 che deve rispettare esattamente come lo rispetta chi fa i bonifici ogni mese; 2) non era scritto da nessuna parte che dovessero adeguargli o rinnovargli il contratto, eppure sulle cifre lo avevano accontentato; 3) sull’offerta araba non abbiamo prove e restano dubbi; 4) ci sarebbero compagni da rispettare, un allenatore da onorare, una società da tutelare. Siccome non è la prima volta, ma la quinta o la sesta volta, che fa cose del genere, noi crediamo che stavolta Luis Alberto sia davvero indifendibile. Il suo comportamento è come quello di chi, poliziotto anti-rapine assunto proprio per quello, ne sventa 5 o 6 in una settimana e poi non si presenta sul posto di lavoro con la motivazione “non mi hanno dato aumento, quindi sciopero”. Come se l’aumento fosse una sua decisione, come se non spettasse alla società e comunque al datore di lavoro, come se non ci fosse un rapporto contrattuale da onorare. Luis Alberto ha forse intuito nelle ultime ore di aver commesso errore gravi, dovrà spiegarli soprattutto ai suoi compagni. Il rispetto dello spogliatoio è sacro, molto più di una strabiliante giocata da Mago.

Foto: Twitter Lazio