Blessin sfiduciato da 20 giorni: troppo tempo perso. Ora Gilardino (traccia di oltre 7 giorni fa). E Spors colpevole
Alexander
Blessin era a rischio non da oggi, ieri o una settimana fa. Ma da almeno il 14 novembre quando, dopo il pareggio contro il Como,
vi avevamo anticipato i contatti con Andreazzoli. Poi le nuove frenate, i tentennamenti, Andreazzoli che non ha aspettato più e che ha accettato la proposta della Ternana. Ora tocca ad Alberto
Gilardino, allenatore della Primavera, per una soluzione
da noi anticipata già una settimana fa, chissà quanto temporanea. Lo stesso
Gilardino che lo scorso giugno non avevo accettato la proposta a sorpresa del club per entrare nel settore giovanile. Il Genoa manderà in panchina lui, giovedì contro il Suditirol, dopo aver sondato - tra gli altri - Bjelica e Semplici. Il Genoa ha perso troppo tempo, alla vigilia di un turno infrasettimanale delicato. Blessin ha diretto l’allenamento di ieri senza fiducia, fiducia che non aveva da tempo. Quella della società è venuta meno nelle ultime settimane, quella della squadra è certificata dai fatti tra pareggi e sconfitte. E Blessin ci ha messo del suo, l’ultima prodezza è stata quella di tenere in panchina Coda contro il Cittadella. E allora Blessin perché è rimasto ancora lì? Perché il suo grande difensore è stato il direttore tecnico Spors, semplicemente perché l’ha portato lui. Come se non contassero il rendimento e il profitto (insufficienti) dello stesso Blessin. Siccome l’anima italiana del Genoa, gli ultimi arrivati in società, non ha voce in capitolo, abbiamo dovuto aspettare l’allineamento tra la proprietà e lo stesso Spors. Perdere altro tempo sarebbe stato imperdonabile, poi ci sarebbe un’altra domanda: ma tutti i soldi messi a disposizione di Spors per acquisti di ogni tipo, che ritorno hanno dato? Intanto, tocca a Gilardino. Foto: Twitter Genoa