Il retroscena: Milan, l’offerta c’è. Ora decide Ibra. Quella telefonata di Mourinho
Il
Milan ora c’è, eccome se c’è, per
Zlatan Ibrahimovic. Avete presente la confessione di
Don Graber, commissioner della MLS, lo scorso 7 novembre? Si era lasciato scappare, una rivelazione nella notte, che Ibra sarebbe andato al Milan e che avrebbe detto addio ai
Galaxy di Los Angeles. L’addio ufficiale si sarebbe materializzato non troppi giorni dopo, in giornata il Milan è uscito allo scoperto e ha fatto la proposta ritenuta giusta: circa 10 milioni, accettando la richiesta di un contratto fino al 2021 e non per sei mesi.
Raiola ha riferito a Ibra, presto arriverà la decisione. Milano ha un posto fondamentale nel suo cuore e in quello di sua moglie Helena. Ecco perché tutti gli altri club sono alla finestra,
Bologna (soprattutto) e
Napoli in Italia, ma anche
Ajax,
Malmo e chissà quanti altri in giro per il mondo devono portare pazienza. Ibra ha ottenuto ciò che voleva: l’apertura totale del Milan dopo la diffidenza dei giorni scorsi, la stessa che nel 2017 aveva portato alla rinuncia di un’operazione ben imbastita. Retroscena non secondario:
Mourinho ha un eccellente rapporto con Ibra, al punto che qualche settimana fa lo aveva sentito per preannunciargli un suo imminente rientro in Premier. Al
Tottenham appunto. Ora bisognerà vedere se il rapporto porterà a una trattativa, ma la stima tra i due è enorme. E il Milan, anche per questo, ha voluto muoversi in anticipo. Foto: AS