Sarri e la Lazio: tra incubi, invenzioni e normali tempi tecnici. Contano i fatti
Partiamo da un presupposto: le trattative di
Claudio Lotito mediamente durano molto più di una settimana, talvolta anche più di qualche mese. L’esempio
Inzaghi è indicativo in tal senso, potremmo citare Bielsa o David Silva. Se parliamo di
Maurizio Sarri, ci riferiamo a una situazione nata a sorpresa poco più di una settimana fa
(era venerdì 28 maggio). Quindi bisognerebbe memorizzare una cosa: le trattative hanno bisogno di tempi tecnici, ci sono contratti da leggere, da rifinire e definire, magari da modificare in qualche passaggio. Ecco perché, per la correttezza che dobbiamo avere sempre nei riguardi di chi legge e ascolta, ieri pomeriggio abbiamo dovuto smentire una notizia che parlava addirittura di firme. Impossibile. Esattamente come pensiamo che sia giusto non commentare chi parla di frenate così all’improvviso, senza andare nel dettaglio e magari creando fibrillazione. Ognuno può fare come ritiene. Noi crediamo due cose essenziali. La prima: Lotito si è esposto talmente tanto per l’unico nome davvero gradito alla piazza che poi dovrebbe essere eventualmente lui a spiegare i motivi di un naufragio, stiamo soltanto parlando in generale e non certo creando allarmismi. La seconda: siamo andati, già da ieri sera, in stato avanzato sia per quanto riguarda il contratto che in riferimenti agli aspetti tecnici. Comprendiamo l’ansia dei tifosi Lazio, ma oggi ha senso soltanto il realismo nel rispetto di un iter da seguire passo dopo passo e di un treno lanciato verso Roma, stazione biancoceleste. Il resto non conta. Foto: Twitter Chelsea