Prima fa 100, poi 101: il nuovo Pipita si fa beffe delle critiche. Alla sua maniera
Lo hanno criticato quando era il caso e
Allegri gli riservò le famose due panchine consecutive con
Torino e
Olympiacos. Ma lo hanno criticato anche dopo, immotivatamente. Come se avesse l’obbligo, chiamandosi
Higuain, di timbrare il cartellino in ogni partita. Magari senza badare alla condizione in crescita, che gli permetteva di svariare su tutto il fronte dell’attacco e di sbattersi per i compagni, come a Udine in inferiorità numerica ad esempio. Un altro
Gonzalo, non più dedito esclusivamente alla ricerca famelica del gol, ma anche uomo squadra a tutto tondo. Stasera si è esibito nella sua recita preferita, doppietta pesantissima per stendere il
Milan a San Siro, due fendenti di destro sui quali nulla ha potuto
Donnarumma. Rapido e mortifero. Due gol storici, dal momento che fino al fischio d’inizio il
Pipita era a quota 99 gol in Serie A: 100 e 101 in una volta, et voilà. Ben 71 erano stati quelli realizzati nel triennio con la maglia del
Napoli, in 104 partite. Con la
Juve 24 l’anno scorso, ai quali vanno aggiunti i 6 di questa edizione, 30 reti bianconere in 50 match, alla media di 0,6 a partita. Con tanti saluti e una cartolina dalla Scala del calcio ai soloni dalla critica facile. Foto: Twitter Juventus