Europei, meno 4: ecco il girone della Francia

Categorie: Focus, News

Per la prima volta non saranno 16 ma addirittura 24 le partecipanti alla fase finale degli Europei. In seguito a tale allargamento, nella fase a eliminazione diretta sono stati introdotti gli ottavi di finale, ai quali accederanno le prime due classificate dei 6 gironi più le quattro miglior terze. All’interno di questo approfondimento vi presenteremo le Nazionali che si sfideranno in Francia, dal 10 giugno al 10 luglio prossimi, con l’obiettivo di succedere alla Spagna, vincitrice delle ultime due edizioni.



GIRONE A

FRANCIA (4-3-3)



Nel primo raggruppamento troviamo come da regolamento la rappresentativa del Paese ospitante, esentata dal forcing delle qualificazioni e tra le favorite assolute per la vittoria finale, non soltanto per motivazioni ambientali. Dopo anni di vacche magre, infatti, i galletti sono tornati ad altissimi livelli. Per dirne una, basti pensare che Didier Deschamps in attacco, sebbene già costretto a rinunciare a Karim Benzema per la nota vicenda Valbuena (parimenti non convocato, ma per scelta tecnica), si è concesso il lusso di lasciare a casa gente del calibro di Ben Arfa, Gameiro e Lacazette. E non ha minimamente preso in considerazione l’ipotesi di riconsiderare la posizione del “pentito” Ribery, che avrebbe voluto disputare l’Europeo di casa dopo aver detto addio ai Bleu. Tutti elementi che in una Nazionale come quella italiana l’avrebbero fatta da padroni indiscussi, con il dovuto rispetto per gli interpreti offensivi precettati da Antonio Conte. Cifra tecnica elevata, il mix assemblato dal ct transalpino è un perfetto concentrato di esperienza e gioventù esplosiva, con Pogba e Griezmann in copertina, i rampanti Coman e Martial pronti a graffiare alla bisogna e i vari Lloris, Matuidi, Kanté, Evra, Giroud, Koscielny e Payet in grado di prendere per mano i compagni. Volendo trovare un anello debole, forse l’età media dei difensori è sin troppo avanzata, da rimarcare i sopraggiunti forfait di Varane, Mathieu e Lassana Diarra, rilevati nei 23 da Rami, Umtiti e Schneiderlin. La sensazione è che la Francia possa arrivare in fondo.

ALBANIA (4-5-1)



Non smettere di stupire: questo il diktat della selezione balcanica guidata da Gianni De Biasi alla prima, storica, qualificazione diretta alla fase finale di un Europeo. Non male per quella che, fino a qualche anno fa, era considerata una squadra materasso. Sprazzi d’azzurro nella Nazionale albanese anche grazie alla presenza dei vari Hysaj (Napoli), Berisha (Lazio), Ajeti (Frosinone), Memushaj (Pescara) e Basha (Como), mentre il capitano è l’ex biancoceleste Lorik Cana, oggi in forza ai francesi del Nantes, e in organico c’è anche l’ex Parma Andi Lila. Inoltre, nello staff del commissario tecnico trovano posto anche altre due vecchie conoscenze del nostro calcio, Paolo Tramezzani ed Erjon Bogdani. Tagliato invece Berat Djimsiti, difensore dell’Atalanta, unitamente al promettente Milot Rashica, esterno d’attacco del Vitesse che aveva ben figurato in Eredivisie. All’interno del collaudato 4-5-1, che in corso d’opera può atteggiarsi anche differentemente, spiccano inoltre i profili di Taulant Xhaka del Basilea, che a differenza del più noto fratello Granit - che affronterà nel girone - non ha scelto di difendere i colori della Svizzera, Sokol Çikalleshi, punta del Basaksehir quarta forza dell’ultimo campionato turco, Ergys Kace, centrocampista del PAOK Salonicco, e Shkëlzen Gashi, ex stella del Basilea volata in MLS ai Colorado Rapids.

SVIZZERA (4-2-3-1)

La rappresentativa rossocrociata vuole invertire il pessimo trend europeo, dal momento che mai ha superato la fase a gironi nelle tre partecipazioni al torneo continentale della sua storia: nemmeno nel 2008, da organizzatore insieme all’Austria, riuscì a centrare l’obiettivo. Anche in questo caso c’è molta Italia in rosa: da Lichtsteiner  e Dzemaili, che ancor oggi militano in Serie A anche se il loro futuro è tutto da decifrare, passando per i 6 “ex” ShaqiriBehrami, Von Bergen, Seferovic, Gelson Fernandes e il ct Vladimir Petkovic. Tagliati a fil di sirena invece l’esterno dell’Udinese, Silvan Widmer, e l’ex Milan Philippe Senderos. Fuori dal giro ormai Gokhan Inler, spettatore non pagante del miracolo Leicester in Premier League. L’ex allenatore della Lazio ha pescato a piene mani in Bundesliga, praticamente la metà dei convocati gioca nella massima serie tedesca, compresi gli affidabilissimi portieri Bürki (Borussia Dortmund) e Sommer (Borussia Moenchengladbach), il solido centrale Fabian Schar (Hoffenheim) e il formidabile terzino sinistro Ricardo Rodriguez (Wolfsburg). Mentre il faro Granit Xhaka ha già salutato il Gladbach per approdare all’Arsenal. In avanti non ci sarà l’infortunato Josip Drmic: gran parte delle speranze elvetiche a Euro 2016 passeranno dai piedi del gioiello Breel Donald Embolo, l’attaccante classe 1997 ormai in procinto di salutare il Basilea per trasferirsi, guarda un po’, in Germania.

ROMANIA (4-2-3-1)

Lo Iordanescu-ter sin qui ha portato in dote una qualificazione in un gruppo cuscinetto, alle spalle dell’Irlanda del Nord e davanti ad Ungheria, Finlandia, Fær Øer e Grecia, e soprattutto nessuna sconfitta nelle gare ufficiali (amichevoli escluse) del nuovo corso affidato, ancora una volta, al 66enne santone che guidò anche la Romania più forte della storia, quella degli Anni 90 con Gica Hagi a disegnare calcio. La difesa, che poggia le sue basi sugli “italiani” Tatarusanu e Chiriches, rappresenta il punto di forza della Nazionale dell’Est, ma il livello tecnico della rosa è tutt’altro che entusiasmante. Zoccolo duro composto dai vecchi Sapunaru, Moti e capitan Rat, tra le individualità da segnalare quella di Nicolae Stanciu, il trequartista della Steaua Bucarest che insieme a Gabriel Torje, ancora di proprietà dell’Udinese, proverà ad accendere la luce negli ultimi 30 metri. La prima linea vede invece in Claudiu Keseru il proprio alfiere, all’interno di un reparto dove troviamo anche Florin Andone, che giocherà con un tutore alla mano dopo aver scongiurato il forfait, e l’ex Inter Denis Alibec, che con i suoi 17 gol ha trascinato l’Astra Giurgiu al primo storico trionfo in campionato. Alla selezione rumena il compito di aprire le danze: match inaugurale di Euro 2016 contro la Francia, la sera del 10 giugno, nel catino di Saint-Denis.

Jody Colletti