Calafiori, il regista occulto dell’Italia di Spalletti. Grande scoperta di Thiago Motta
Nella vittoria di ieri sera per 3-1 dell'
Italia contro la
Francia, partita valida per i gironi di
Nations League, si è distinto sicuramente Riccardo
Calafiori, uno dei pochissimi giocatori 'da salvare' della disastrosa spedizione azzurra in Germania per gli
Europei. Il neo difensore dell’
Arsenal è stato uno dei migliori in campo, decisamente l’uomo in più. La sua posizione sul terreno di gioco ha permesso alla squadra di trovare un equilibrio tattico e una grande sicurezza, qualità e atteggiamento da cui sono nati i gol. Calafiori partiva come centrale di sinistra nella linea difensiva ma sono state la sua grande mobilità, dinamicità e tecnica a fare la differenza. L’ex
Bologna, infatti, si inseriva tra le linee per ricevere il passaggio, svolgendo il ruolo di vero regista occulto dell’Italia. Il difensore azzurro, però, non è nuovo a questo particolare tipo di movimento. Questo modo di giocare, da centrocampista aggiunto, lo ha mostrato anche all’Europeo e lo faceva già con
Thiago Motta a Bologna, dove è definitivamente esploso. “Con lui è venuta fuori la personalità che avevo dentro, non ho avuto paura di sbagliare e quando l’ho fatto mi ha aiutato a progredire. Mi divertivo con il suo calcio, era bello scendere in campo dopo una settimana di lavoro"; queste le parole di Calafiori rilasciate qualche mese fa sull'attuale tecnico della
Juventus. Motta ha insegnato al giovane azzurro l’importanza della duttilità. Questo concetto lo ha imparato davvero molto bene Riccardo Calafiori, riuscendo a portarlo anche nell’Italia di
Spalletti e a metterlo in pratica anche grazie al compagno
Ricci, che lo ha supportato attirando verso di sè gli avversari, cosi da creare spazi e permettere le sue grandi progressioni in avanti. Foto: Instagram Calafiori