Ibrahimovic: “Capello mi stava distruggendo e, allo stesso tempo, costruendo. Mourinho era una macchina”

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Ibrahimovic, in un'intervista al The Athletic, ha raccontato il suo rapporto con Capello alla Juventus: "Mi stava distruggendo. Ma allo stesso tempo mi stava costruendo. "Oggi sei una m***a, domani sarai il migliore. E via così. Poi, quando pensavi di essere il migliore, ti distruggeva. Per cui vai in confusione: 'C**o, sono davvero il migliore o sono una m**a?' Ha funzionato? Sono diventato il migliore. Quindi, sì. Mi è piaciuto? Non l'ho capito. Non c'era un equilibrio. Ma mi ha fatto sempre dare il 200 per cento. Mi ha plasmato". Poi sulla sullo United e su Mourinho: "Lì sei solo un numero. Ma volevo costruirmi la mia storia. Non ero interessato a ciò che era successo prima, con tutto il rispetto. Sì, questo ti porta pressione di essere all'altezza di ciò a cui erano abituati. Ma non ero interessato alla Class of '92. Questo non mi aiuta, non è la mia squadra. Io volevo scrivere la mia storia. Volevo che la gente dicesse: 'Hai vinto e lo United ha vinto con te'. Avevo 35 anni. La gente diceva che sono troppo vecchio, che dovevo ritirarmi, bla bla bla. Ma queste cose mi stimolano. José era una macchina. Tira fuori il meglio di te. È una persona manipolatrice. Sa come entrare nella tua testa. Sa come trattarti, indipendentemente dal tuo livello". Foto: Instagram Milan