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De Rossi: “Tutti smettono prima o poi, il momento di Totti mi colpisce. Mi ritengo fortunato perché…”

11.05.2017 | 19:00

De Rossi

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma ha parlato ai microfoni di Sky Sport, toccando vari argomenti: “Smettere di giocare a calcio è qualcosa che succede a tutti quanti. È importante che succeda prima di smettere di giocare bene a calcio. Per me è un discorso di orgoglio, di amor proprio. E comunque te ne accorgi, in allenamento ma anche da come ti guardano i compagni: penso che se attorno hai persone che ti vogliono bene te lo dicono. Poi c’è la campanella: 34 a luglio sono 34 a luglio. Il conto arriverà, tra poco. Cosa vuol dire giocare per la Roma? Mi ritengo fortunato perché non ho mai dovuto fingere o dimostrare qualcosa che non sentissi dentro di me. Ho vissuto un amore grande, che resterà sempre, anche a casa sul divano. Poi è diverso viverla in campo: sono contento se segna la Roma, ma anche perché segna la mia squadra. È normale che mi rende protagonista, nel bene o nel male. E quando le cose vanno bene c’è una felicità incredibile. La felicità è questo privilegio di aver giocato sempre per la squadra che ami. Totti? Questo suo momento mi colpisce sia perché è un mio amico, sia perché è qualcosa di grande: cambierà il mio mondo e quello della Roma. È uno choc, un dispiacere, un qualcosa che viene tolto prematuramente. Lui non può lamentarsi perché ha giocato tanto e noi non possiamo lamentarci perché abbiamo goduto di uno spettacolo unico. Quando parlo di lui, ho una sorta di invidia per quello che lui riesce a leggere nel campo, quello che riesce ancora a fare. Io a 40 anni non riuscirò a fare quello che faccio adesso. Lui potenzialmente ha quelle qualità che gli permetteranno di giocare in una certa maniera anche a 50 anni”.

Foto: Twitter Roma