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Rummenigge: “Innamorato dell’Italia, Totti come Lahm. Champions? Simpatizzerò Juve”

22.05.2017 | 14:15

Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern Monaco, parla alla presentazione del Memorial Galli: “Voglio ringraziare la famiglia Galli. È una famiglia speciale, Giovanni ha messo in vita questa Fondazione: il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti. Ho vissuto tre anni in Italia e sono stati i più belli della mia vita. E’ un paese speciale: c’è grande ospitalità, ho imparato tanto oltre la lingua. Anche la cultura, la cucina. Mi sono innamorato dell’Italia e sorpreso dal vedere Carlo pesare cento chili a Londra… Ho giocato in un grande club come l’Inter, ma ricordo tutte le sfide. Io vicino alla Fiorentina? Ricordo bene: mi incontrai due-tre volte con la proprietà, poi sono arrivate altre proposte dall’Inter e dalla Juventus e mi sono deciso di andare a Milano per far parte della rinascita di una società. Mi manca, purtroppo, non aver vinto uno Scudetto con l’Inter. La Fiorentina? E’ sempre stata una società importante nel calcio, non solo italiano. Ovrebo? E’ stata una gara importante, ricordo il gol da non convalidare ma fu colpa dell’arbitro. Abbiamo vissuto anche noi questa cosa quest’anno a Madrid ma è stata una partita importante: da lì c’è stata una spinta per noi e grazie a quello il Bayern è andato al top anche in Europa. La finale di Champions? Forse potevamo esserci noi, potevamo superare il Real con un arbitro migliore ma nel calcio speriamo di pensare al futuro. Spero di trovare arbitri migliori. La finale? Non nascondo la simpatia per la Juventus. Il mercato? Ora mi riposo, ci sarà tempo. Il ciclo Inter? Auguro che riapra un ciclo in modo migliore con la proprietà cinese. Spero che facciano qualcosa di meglio. Mario Gomez? E’ un caso strano: da noi ha fatto mille gol, a Firenze molto meno. A volte le cose non funzionano, in questo caso ha fatto bene poi in Turchia e al Wolfsburg con 16 gol. Lahm e Totti? Philipp ha fatto molto bene in questi dieci e più anni da noi, a livello altissimo. E’ stato un uomo importante, è stato capitano, ci si poteva discutere di calcio tranquillamente. Totti? Non l’ho ancora sentito dire basta. Ha la sua età, è sempre stato un campione ed è amato a Roma come nessuno prima e dopo di lui. Cosa ha portato Ancelotti al Bayern Monaco? Ha fatto bene. E’ in gamba, siamo contenti di lui, magari potevamo far meglio in Champions se a Madrid fossero andate meglio le cose me non è stata colpa sua ma dell’arbitraggio”.

Foto: tonline.de