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Spalletti: “Icardi dovrà assumere i comportamenti giusti. Su Joao Mario e il mercato…”

14.06.2017 | 12:00

Spalletti

Oggi in casa Inter è il giorno della presentazione di Luciano Spalletti. A seguire le dichiarazioni del nuovo tecnico nerazzurro rilasciate in conferenza stampa: “Ringrazio tutti e apro facendo i complimenti a Stefano Vecchi e alla formazione Primavera per la vittoria dello scudetto. Perché ho scelto l’Inter? Perché mi sono immaginato una storia bellissima e voglio viverla fino in fondo, voglio essere in prima linea come attore e allo stesso tempo essere uno spettatore privilegiato. Voglio far parte dell’Inter sia dentro che fuori. L’identità di gioco? L’Inter deve essere una squadra, inizialmente ho pensato di utilizzare il 4-2-3-1, ma dobbiamo essere pronti a fare anche altro. Perisic? Mi sembra che da un paio di anni non vinciamo niente, un calciatore o l’altro non determinano la vittoria o meno di un titolo. La nostra rosa possiede calciatori forti e di valore, deve funzionare il collettivo. Cosa non ha funzionato in questi anni all’Inter? È quasi uno scandalo vedere l’Inter fuori dall’Europa. Ora iniziamo a fare a modo mio e chiedo ai calciatori di fidarsi di me, è chiaro che le cose si fanno strada facendo. Ci sono tutte le possibilità per fare bene perché noi dobbiamo riportare l’Inter dentro la sua storia. Ringrazio il presidente Pallotta e l’ambiente Roma per i vari complimenti e l’affetto dimostrato. Il mio ritorno a Roma da avversario? Gente che si chiama Manolas, Strootman, Nainggolan e Dzeko sa cosa significa portare a casa l’obiettivo. Mi immagino un ritorno all’Olimpico emozionante, sarà una partita dura e ci faranno sudare parecchio. Dzeko è il capocannoniere del campionato e, in una stagione, ha ribaltato tutte le chiacchiere sul suo conto. Prima era quello da evitare, poi è stato il trascinatore che ha portato la Roma al traguardo Champions. La nuova Inter come la Juventus? Loro ci lavorano da anni, vanno fatti solo i complimenti ad Allegri per quanto sta facendo. Dobbiamo rispettare la Juve per la forza che ha, ma il rispetto non va inteso per timore. Quando ci giocheremo contro, sarà il campo a dire chi è più bravo. L’Inter mi ha contattato poco prima che finisse il campionato. Sono contatti che si fanno e che voi scoprite sempre. Se tu accetti questo contatto significa che può venir fuori qualcosa. Avendo lasciato la Roma, poi ho deciso di approfondire il discorso. Dopo l’esperienza con la Roma, questa è la cosa più bella che potesse capitarmi. Icardi? È il capitano dell’Inter, oltre alle qualità di calciatore dovrà assumere i comportamenti giusti. Mercato? Stiamo valutando ogni aspetto con il nostro staff e con la dirigenza, vogliamo migliorare una rosa già forte. Non dobbiamo sbagliare gli acquisti, assolutamente. Aggiungo una cosa: non dobbiamo essere legati a un giocatore, l’Inter è l’Inter. Da sempre. I titoli individuali spesso portano un contributi, ma non devono togliere nulla alla squadra. Noi dobbiamo essere dentro in tutto e per tutto: racconteremo tutto ai calciatori, parlerò anche del materiale con cui è fatta la nostra maglia. Ho parlato di 4-2-3-1 perché sono legato a questo assetto, poi ovviamente durante la partita può essere un vantaggio proporre un qualcosa che l’avversario non si aspetta. Nella passata stagione è capitato a varie squadre, anche all’Inter con Stefano (Pioli, ndi). La nostra squadra deve acquisire la forza di ottenere un risultato permanente e non occasionale. I giocatori devono essere messi nelle condizioni di dare il meglio. Quando guardo le partite noto subito il comportamento della linea difensiva avversaria, questo è l’aspetto principale. Quello è la zona di campo che può dare più vantaggi. Quale calciatore della Roma vorrei qui? Secondo me non è carino rispondere a questa domanda. Allora dico Dzeko (ride, ndi). Qualcosa si può dire, altre cose no. Prima c’è il confronto tra di noi, poi il resto. Quando parlerò con la squadra riferirò le mie intenzioni, i miei e i nostri pensieri. Io ho amato tutti i giocatori della Roma, il mio ricordo non può che essere bellissimo. Ora mi sto innamorando di quelli dell’Inter. Parliamo di un ragazzo serio, quando gioca offre sempre il 100%. Inoltre è una bella persona. A volte ha giocato bene, altre no. Ma succede a tutti i calciatori. In ogni caso è un grande professionista, poi vedremo cosa fare in ottica mercato: nel ruolo abbiamo tanti uomini. Joao Mario? Parliamo di un calciatore offensivo in grado di giocare tra le linee, bravo a offrire ottime soluzioni. A Roma, per esempio, cambiai ruolo a Pjanic e Nainggolan: il primo più indietro, il secondo più avanti. Poi conta anche la disponibilità del ragazzo, a volte si può anche stare fuori. Al netto degli ultimi risultati, qualcosa bisogna cambiare. Io non sono più bravo dei miei predecessori: Pioli è bravissimo, sia come uomo che come tecnico. Io non sono meglio di lui, ma diverso. Per quanto riguarda il mio staff, parliamo del meglio per me. Stiamo cercando di completarlo al meglio. Ora ci sono Baldini, Domenichini, Pane e Iaia, il preparatore atletico. Ma non escludo possa subire delle modifiche: vogliamo essere coperti 26 ore al giorno, non 24″.

Foto: Inter Twitter