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DAVIDE ZAPPACOSTA: CORSA, POLMONI E TEMPERAMENTO PER IL CHELSEA DI CONTE

02.09.2017 | 10:25

La Premier League parla nuovamente e per l’ennesima volta italiano, il Chelsea accoglie Davide Zappacosta e piazza un colpo importante in chiusura di mercato. Il tecnico dei Blues Antonio Conte può gioire e ammirare da vicino le sgroppate del laterale ormai ex Toro. Zappacosta nasce a Sora l’11 giugno del 1992, inizia a rincorrere un pallone praticamente sin da subito in tenera età. La sua passione per questo sport si fa sempre più forte, il sogno è poter calcare un giorno i campi della Serie A. Già nel 1998 entra a far parte delle giovanili del Sora, squadra della sua città, dove ci resta per ben 10 anni prima di passare all’Isola Liri. Le sue gesta in campo impressionano tutti, il ragazzo possiede un altro passo e una marcia in più rispetto agli altri. Così, dopo due sole stagioni, nel gennaio del 2011 l’Atalanta – sempre molto attenta al mondo giovanile – lo osserva, lo nota e lo aggrega all’interno del proprio prolifico vivaio. Zappacosta dimostra grandi capacità di corsa, temperamento e personalità. La sua velocità gli consente di poter giocare in più ruoli sulla corsia destra, i vari tecnici ne approfittano schierandolo terzino nella difesa a quattro, tornante nel centrocampo a cinque e raramente anche esterno in un centrocampo a quattro. Con il club bergamasco disputa per 6 mesi il campionato Primavera, successivamente viene ceduto in comproprietà all’Avellino. In Irpinia, nel torneo di Lega Pro Prima Divisione, Zappacosta cresce in maniera esponenziale e contribuisce notevolmente alla promozione in Serie B dei biancoverdi con cui, inoltre, conquista anche la Supercoppa di categoria. In occasione del ritorno tra i cadetti, il laterale decide anche di tatuarsi la data (5-5-2013) sul proprio corpo. Nel frattempo, nella stagione successiva, Zappacosta trova il gol all’esordio nella sfida vinta per 2-1 contro il Novara.

Il classe 1992 sfoggia tutte le sue doti e dimostra costantemente di poter compiere l’ulteriore salto, quello più importante. L’Atalanta monitora perennemente il suo rendimento e nel 2014 decide che è il momento di puntare su di lui. Debutta in maglia nerazzurra il 23 agosto in Atalanta-Pisa, partita valida per il terzo turno preliminare di Coppa Italia terminata 2-0 per la formazione allenata da Stefano Colantuono. Il 31 agosto, a 22 anni, fa il suo esordio anche in Serie A scendendo in campo dal primo minuto contro l’Hellas Verona. La prima gioia nel massimo campionato, invece, giunge il 6 gennaio 2015 in Genoa-Atalanta. Termina la stagione, il bottino personale di Zappacosta è di 3 reti in 29 presenze. Numeri che bastano per attirare le attenzioni di numerose squadre di Serie A, ma ad aggiudicarsi le sue prestazioni è il Torino che, mettendo sul piatto circa 3,5 milioni di euro, sbaraglia la concorrenza e si regala uno dei migliori prospetti del calcio italiano. Il suo impatto in maglia granata è ottimo, le prestazioni fornite sono sempre di livello e Zappacosta non delude mai alle attese. Corsa e polmoni sulla fascia, il fluidificante si ritaglia il proprio spazio al’interno dell’undici titolare fino a diventare una pedina inamovibile per il tecnico Giampiero Ventura. Nel frattempo, dopo aver indossato la maglia azzurra dell’Under 21, Zappacosta riceve anche la prima chiamata in Nazionale maggiore rispondendo alla convocazione del commissario tecnico Antonio Conte. Durante la scorsa stagione, sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, il talento del terzino nativo di Sora esplode definitivamente: 29 apparizioni, 1 gol e ben 5 assist che permettono a Zappacosta di conquistare il popolo granata e la stima di tutti gli addetti ai lavori. Durante quest’ultima sessione di mercato, il suo nome circola, anche se non in maniera insistente. Ma nell’ultimo giorno utile, il 31 agosto, giunge l’inaspettato blitz del Chelsea che, sborsando 28 milioni di euro più bonus, regala ad Antonio Conte – suo grande estimatore – una nuova freccia per la corsia destra difensiva. Zappacosta saluta l’Italia e vola Oltremanica, per lui si spalancano le porte della Premier League. Il suo futuro è a Londra, all’ombra di Stamford Bridge.

Foto: Chelsea Twitter