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Thereau: “A Firenze per aiutare Babacar e Simeone. Pioli mi ha chiamato e…”

04.09.2017 | 11:43

Oggi in casa Fiorentina è il giorno di Cyril Thereau, attaccante arrivato in maglia viola negli ultimi giorni del mercato estivo. Queste le dichiarazioni dell’ormai ex Udinese rilasciate in conferenza stampa in sede di presentazione: “In passato avevo già parlato con i viola ma sia Chievo che Udinese non volevano trattare, era molto difficile. Questa volta è stato diverso, ero vicino alla Sampdoria, ma quando mi ha chiamato Pioli non ci ho pensato e ho accettato. Quando sono venuto qui a giocare ho sempre avvertito grande passione. ringrazio la società e spero di ripagare la fiducia. Sono esploso tardi? Penso che sia stato anche colpa mia il fatto di non essere riuscito a impormi prima nella mia carriera. In Francia e in Belgio il calcio è diverso, non potevo esprimere tutte le mie potenzialità. Fossi arrivato prima avrei magari potuto fare meglio. Sono felice di essere arrivato in una squadra forte come la Fiorentina. Il destino mi ha portato qui. Obiettivi? Sto già migliorando, negli ultimi anni ho segnato tanto. Se mi si considera una prima punta i gol che ho fatto non sono tanti ma il fatto è che ho sempre giocato o da trequartista o da seconda punta. Adesso sono però nel miglior momento di forma e conoscenza del calcio. Spero di andare oltre le cifre che ho fatto negli anni scorsi. In campo sto bene e i gol arriveranno. Simeone? Ho fatto pochi allenamenti con lui. Ha tanta qualità e segna molto. Voglio aiutare sia lui che Babacar, non sono venuto però per fare il maestro, volendo comunque aiutare i giovani in un campionato molto difficile come la Serie A. Ruolo? Posso giocare ovunque: prima punta, secondo attaccante o esterno a sinistra. La squadra prova a giocare a calcio, i ruoli cambiano molto in campo e sarà bello giocare in questa squadra. Per rispondere alla domanda: preferisco fare la seconda punta. La rivoluzione in casa viola nell’ultima mercato? Anche a Udine mi è capitato. I più anziani devono riuscire a creare il gruppo, questa è la cosa più importante. Vogliamo vivere bene insieme e giocare. I giovani possono dare tanto, hanno qualità. Il numero 77? L’ho scelto da tanto tempo. Mio fratello amava il 7, io l’11. Lui mi ha consigliato quel numero e il primo anno feci 13 gol. Mi porta fortuna. L’esultanza? Sarà quella di sempre, dedicata ai miei amici e a mio fratello. Ho preso ispirazione da Luca Toni nel voler fare un gesto che i bambini potessero imitare”.

Foto: Fiorentina Twitter