TECNICA, VELOCITÀ E VIZIO DEL GOL: MARIANO DIAZ, DAL REAL AL LIONE PER ESPLODERE
13.10.2017 | 10:25
Il talento nel mondo del calcio permette sempre di fare la differenza e, molto spesso, di toccare il cielo con un dito. Basta chiedere a Mariano Diaz Mejia per credere: l’attaccante, trasferitosi in estate dal Real Madrid all’Olympique Lione, in Francia ha avuto un impatto devastante e il suo score è a dir poco invidiabile. Che si trattasse di un calciatore dotato tecnicamente non vi erano dubbi, ma a sorprendere è la capacita con la quale sta riuscendo a trovare la via della rete. Mariano Diaz nasce a Barcellona il 1° agosto del 1993 da genitori dominicani, arrivati in Spagna da San Juan de la Maguana. L’amore per il calcio è immediato, i suoi primi tiri in porta giungono per le strade del capoluogo catalano e all’età di 9 anni viene notato e osservato con grande attenzione dall’Espanyol, club che lo tessera permettendogli di crescere notevolmente. Nel 2006 passa al Premià, dopo due anni al Sanchez Libre e nel 2009 ad aggiudicarsi il forte e promettente esterno offensivo è il Badalona, squadra che gli consente di plasmare il proprio talento cristallino e di affacciarsi nel calcio professionistico. Infatti, nella stagione 2011-2012, lascia temporaneamente alle spalle il settore giovanile ed esordisce con i catalani il 21 agosto contro il Teruel, subentrando al 69′ al posto di Iñaki Goikoetxea. Si tratterà di un’annata importante perché darà la possibilità a Mariano di mettersi in evidenza, brillare e attirare le attenzioni di numerosi club spagnoli. A farsi avanti è anche il Real Madrid che, anticipando l’agguerrita concorrenza, si assicura uno dei migliori prospetti in circolazione. Mariano entra a far parte della cantera madridista dove sfoggia la sua immensa tecnica individuale, il suo eccelso controllo di palla, dimostrando anche di avere un ottimo rapporto con il gol.
Poter plasmare le proprie qualità all’interno del settore giovanile dei Blancos non è un’opportunità che capita tutti i giorni, ma Mariano è consapevole di possedere una marcia in più rispetto agli altri e non si fa sfuggire tale occasione. In poco tempo, dalla squadra C, viene promosso nel Real Castiglia dove impressiona e si fa valere in Segunda Division. Il suo ragguardevole rendimento gli consente di richiamare le attenzioni di Zinedine Zidane, che nel frattempo ha preso posto sulla panchina del Real Madrid. Nel 2016, l’attuale tecnico delle Merengues, che lo aveva allenato in precedenza nel Castiglia, decide di aggregarlo in prima squadra. Il tanto atteso giorno del debutto in Liga spagnola arriva il 27 agosto contro il Celta Vigo, Mariano subentra al posto di Morata al minuto 77. Il 2 novembre successivo esordisce anche in Champions League contro il Legia Varsavia, dopodiché lascia il segno in Coppa del Re firmando una tripletta personale contro la Leonesa. Al termine della stagione conquista il titolo di Campione di Spagna e la Champions League. A questo punto, Mariano avverte che per esplodere è necessario cambiare aria. Il talentuoso e veloce attaccante dominicano, conscio di non poter trovare grande spazio a Madrid, prende in considerazione la possibilità di partire. Arrivano svariate offerte, tantissimi club bussano alla porta del Real, ma a spuntarla è l’Olympique Lione che, mettendo sul piatto 8 milioni di euro, il 30 giugno chiude definitivamente la trattativa. Mariano Diaz, seguendo il consiglio del suo mentore Zidane, firma un contratto valido per le prossime cinque stagioni e il suo adattamento in Francia è impressionante: 8 partite giocate, 6 centri realizzati finora. Il tecnico dei transalpini, Bruno Genesio, sa di poter contare su un’arma devastante e gli dà costantemente fiducia. L’auspicio del Lione è che Mariano possa contribuire al rilancio del club in Ligue 1. Il classe ’93 ha accettato la sfida raccogliendo anche un’eredità importante, quella di Alexandre Lacazette. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…
Foto: Squawka Twitter