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Icardi: “Noi fortunati? Non è vero, obiettivo Champions. Su Spalletti, Moratti e Ausilio…”

26.10.2017 | 12:57

Mauro Icardi, attaccante e capitano dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Rivista 11 facendo il punto in casa nerazzurra: “Inter fortunata? No, non si tratta di fortuna. Abbiamo lavorato molto bene in questo ritiro, abbiamo cambiato tutto. Spalletti è molto attento e pretende la massima concentrazione da ognuno di noi. Soprattutto abbiamo in testa l’obiettivo che ci chiedono tutti: la società, il presidente, fino all’ultima persona che lavora qui. Lo sappiamo tutti: dobbiamo tornare in Champions League. Non ho l’idea dello scudetto, ho solo l’idea del lavoro e del fare bene. Essere il capitano dell’Inter per me non è difficile, ho la personalità per farlo tranquillamente. Essere il capitano dell’Inter è la mia missione. E io sono orgoglioso di tutto questo. Quello che mi ha voluto di più è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Samp quando avevo 19 anni. È stato lui quello che ha più insistito. Poi c’era anche Piero Ausilio, ha parlato di tutto con mio padre, il mio procuratore al momento. Sono stati loro due a fare questa cosa. L’anno scorso, a marzo, dopo la pausa con le Nazionali, siamo tornati tutti un po’ ‘persi’. In quel periodo ero arrabbiato, tornavo a casa di cattivo umore. Io mi vedo qua. Spero di fare una lunga strada all’Inter, voglio vincere qualcosa con questa maglia. A 40 anni non sarò nel mondo del calcio, non sono come Totti. Non farò l’allenatore o il dirigente, sono ruoli che non mi piacciono. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia”.

Foto: Inter Twitter