Ventura: “Questa situazione non mi sorprende, ma siamo l’Italia. Su Jorginho e Bernardeschi…”
Alla vigilia della sfida di ritorno del playoff contro la
Svezia, ha parlato
Gian Piero Ventura. Queste le dichiarazioni del ct azzurro rilasciate in conferenza stampa:
"Qualcosa cambierà, sono passate solo 48 ore. Speriamo che cambi in meglio visto il risultato, ma questo lo vedremo alla fine della partita. Sono consapevole che la gara è fondamentale per noi, ma è lo stesso scenario che c’era quando ho firmato con la Nazionale. Sapevamo che c’era la Spagna e che avremmo potuto disputare i playoff. Non ci si può sorprendere. Sinceramente non capisco: ci si sorprende del fatto che adesso siamo qui a giocarci questo spareggio, ma questo scenario era chiaro sin dall’inizio. Adesso siamo qui, se perderemo si faranno determinate considerazioni, se vinceremo se ne faranno altre. L'arbitraggio di Cakir? Credo che l'arbitraggio in Svezia poteva essere gestito meglio, ma fa parte del gioco. A fine partita ho solo detto che la partita poteva essere gestita in maniera più corretta. Certo che se poi domani uno dei nostri giocherà con la maschera protettiva per il naso. Noi siamo l’Italia, se ci qualifichiamo, lo faremo giocando al calcio. Io non so che partita ci sarà domani, ma spero che ci sarà correttezza. Domani servirà tutto: tattica, cuore e determinazione. I consigli degli altri? Io ascolto tutto, ma alla fine decido io. Usiamo la nostra testa, il campo ci dirà se avremo ragione. Le critiche? Mi avevano già spiegato che in Italia funziona così, ma non mi aspettavo tutto questo. Se uno fa l'allenatore, però, deve decidere di testa sua. Nell'ultima conferenza stampa metà sala sponsorizzava dei calciatori, l'altra metà parlava di altri. Jorginho? Quello che ho detto in passato sul suo conto lo pensavo e non cambio idea. Bernardeschi è qui, a disposizione, e può essere utile come tutti gli altri". Foto: Nazionale italiana Twitter