Osti: “Ferrero presidente attento e ambizioso. Samp in Europa? Parlerà il campo”
17.11.2017 | 12:14
Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Tuttosport in vista della sfida contro la Juventus in programma domenica: “La Samp deve e dovrà, almeno per ora, cercare di raggiungere i suoi obiettivi sportivi valorizzando i giovani e attraverso un preciso progetto tecnico-tattico. Progetto fondato oltre che sulle idee del nostro allenatore anche su uno scouting importante gestito da Riccardo Pecini. La prima esigenza di una realtà come la nostra è quella di non farsi mai trovare impreparata di fronte a qualsiasi tipo di situazione. Quando si manifesta un interesse importante per qualche nostro giocatore noi dobbiamo essere in grado di trovare un adeguato sostituto ancor prima di averlo venduto. Può sembrare la scoperta dell’acqua calda, ma questa cosa è fondamentale per la vita sportiva ed economica del club. Poi la realtà della Samp ora è quella di avere l’ambizione di essere la migliore delle 14 squadre dietro alle 6 grandi. Poter lavorare con continuità stagione dopo stagione con lo stesso allenatore è un vantaggio. Noi dirigenti sappiamo come muoverci sul mercato partendo da un preciso impianto tecnico della squadra creato da Giampaolo e quindi quando acquisiamo un giocatore adatto con quelle caratteristiche che l’allenatore chiedeva il suo inserimento nella rosa diventa meno traumatico. Siamo una società con la cultura del rispetto delle regole anche interne. Ferrero è un presidente attento, ambizioso e stimolante, vuole che la Samp migliori giorno dopo giorno. L’avvocato Romei è sempre a disposizione per qualsiasi cosa. Io e Pradè siamo in perfetta sintonia e ci occupiamo dell’area tecnica, seguiamo il lavoro quotidiano in campo e stiamo vicini a squadra e allenatore. Tutto è migliorabile, naturalmente, ma il nostro è un gruppo dove si può lavorare, con un ambiente che ti mette le giuste pressioni ma nello stesso tempo è ideale per fare calcio. Amo dire che Giampaolo è l’ultimo degli artigiani. Dispone di un campo, che è il suo laboratorio, dove giorno dopo giorno effettua i suoi esperimenti e concretizza le sue idee. Forse ha trovato nella Samp la società ideale dove potersi esprimere compiutamente. Credo che sia felice di essere con noi. L’Europa? Gli obiettivi non vanno proclamati, ma raggiunti. Penso che non dobbiamo porci dei traguardi sportivi ma lavorare per migliorarci quotidianamente. Ora siamo consapevoli di essere un buon team, però a decidere se avremo fatto bene o meno sarà il campo. Il presidente ha già detto e ribadito che a gennaio non partirà nessuno. Tutti i migliori, dunque, resteranno con noi almeno fino a giugno. Inoltre c’è ancora tanto da fare sulla nostra rosa, magari su qualcuno che ancora non è riuscito a esprimere il meglio di sé, ma abbiamo un tecnico che sa come fare e sa come migliorare i giocatori. Poi la Samp dovrà fare con continuità la… Samp, evitando quei cali di tensione che però mi sembra stiano progressivamente sparendo. Nella mia vita dirigenziale questo è il gradino più alto che ho raggiunto. Sono qui dal 2012. La mia ambizione è quella di rimanere il più a lungo possibile qui, in un club importante com’è la Samp. Eppoi Genova mi piace parecchio. Inoltre sono all’interno di un gruppo di lavoro eccellente, c’è un confronto quotidiano ed è molto gratificante farne parte. Acquisti futuri? Ora non toccherei la squadra anche se siamo sempre attenti ai giovani emergenti. Per adesso non abbiamo necessità o priorità”.
Foto: Sampdoria Twitter