Spalletti: “Ridotto il gap con le altre, la squadra sa cosa fare. Joao Mario? Se non è convinto…”
24.11.2017 | 15:48
Luciano Spalletti, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Cagliari di Diego Lopez: “Il Cagliari di Lopez sa bene cosa deve fare per raggiungere il proprio obiettivo. Noi però sappiamo cosa fare per raggiungere il nostro. Sarà una gara da ‘senza tregua’, sicuramente molto difficile. Colgo l’occasione per fare i miei complimenti a Stefano Vecchi per i risultati conseguiti in Youth League: sono sintomo di squadra e organizzazione. Io gli chiedo disponibilità e lui, per venirmi incontro, si priva volentieri di calciatori importanti. Fa piacere mettere in evidenza il suo andamento. Al di là dei soliti noti, ci sono giocatori come il capitano Lombardoni che meritano assoluto risalto. La mia squadra sa scegliere i momenti per andare a colpire e dare il massimo. Difficoltà non ce ne sono perché la considerazione va fatta in generale. Abbiamo a che fare con squadre che cercano il proprio record. Siamo protagonisti di una classifica di vertice, ma in buona compagnia. Negli ultimi sei anni ho visto classifiche diverse. Questa è ad altissima quota. Nel recupero tra Sampdoria e Roma potrebbe nascondersi uno sconvolgimento della graduatoria. I nostri calciatori sanno benissimo quale deve essere il nostro obiettivo. Ambizione e costanza: sono queste le chiavi. Vogliamo toccare quel punto dal quale poi non si può più tornare indietro. Non esiste più il gap con le altre? Sì, ma dobbiamo dare seguito a questo percorso. La gara di domani consegnerà timore e veemenza, per il modo in cui il Cagliari ci verrà addosso. Il nostro motto non cambia: giocare senza tregua. Tutti ci fanno i complimenti e dicono che questa squadra sta facendo un grande campionato perché non ha mai perso. Mi domando anche perché non abbiamo sempre vinto. Santon titolare? L’espressione o la scelta dell’undici è una conseguenza di voler mettere in campo la migliore Inter e adesso sto andando in difficoltà. Ce ne sono diversi pronti a prendersi le proprie responsabilità. Vecino e Gagliadini? È la qualità a fare la differenza. La stessa che ha mostrato Brozovic prima che si facesse male. Di tanti si conoscono solo i prezzi e non il reale valore. Lo faremo vedere entro la fine dell’anno. Pazientate ancora qualche altra partita. Joao Mario? Se non è convinto lui faccio fatica a capirci qualcosa di più io. Non si possono buttare via i momenti. Joao lo vedo perfettamente dentro la causa, non parla mai a sproposito. Lo considero a tutti gli effetti uno di quelli che può dare un contributo alla squadra. Fargli fare minutaggio non vuol dire farlo crescere fisicamente, ma piuttosto chiamarlo a rispondere in partita. Linea sottile che fa la differenza. Il Real su Icardi? Chi non lo vorrebbe? Secondo me lo vogliono tutti. Per questo non mi preoccupo. Mauro è totalmente innamorato dell’Inter e lo percepisco. È parte totale di questa squadra. La cosa più semplice da fare è chiedergli se vuole rimanere. Lui risponderebbe sempre: perché solo per sempre? Tutto qui”.
Foto: Inter Twitter