Dunga: “Allenare la Fiorentina? Sarebbe un piacere, ora faccio il tifo per Pioli. Io ct azzurro? Non credo…”
Carlos Dunga, ex commissario tecnico del Brasile ed ex calciatore della
Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti a Firenze, dove verrà inserito nella
Hall of Fame viola:
"Tornare a Firenze è sempre un piacere, ho vissuto momenti bellissimi. I miei figli ci vogliono sempre tornare, quando andammo via di qua erano piccolini. La gente si ricorda ancora di me. Quando c'ero io era un momento delicato, con il passaggio della società. Erano anni che la squadra lottava per non retrocedere, ma con Baggio, Borgonovo e gli altri siamo arrivati in finale di Coppa UEFA, un grande traguardo. Purtroppo non abbiamo vinto ma sono rimaste soddisfazioni ed amicizia. Pioli? Conosce bene la città e il calcio che si aspettano i tifosi. Domenica Pioli contro Iachini? Tiferò per Pioli e la Fiorentina, per questo legame ed intesa che abbiamo sempre avuto. Vitor Hugo? I brasiliani hanno la buona qualità tecnica, più grinta e voglia di lottare: è quello che serve qua a Firenze. Italia eliminata dai Mondiali? Nessuno se lo aspettava. Magari sì delle difficoltà ma non l'eliminazione. Il Brasile come sempre è tra le favorite ma ci sono anche Germania e Argentina. L'Italia deve rivedere la sua forma di gioco, quella che ha sempre avuto. Il calcio moderno è buono ma non si può lasciare da parte l'essenza del calcio italiano. Io ct dell'Italia? Qualsiasi allenatore del mondo vorrebbe allenare gli azzurri, ma non credo ci sia questa necessità. Serve rispettare le caratteristiche del calcio italiano. Gli italiani hanno sempre avuto forza nell'uno contro uno, sia in difesa che in attacco. Nuovo Dunga? Il tempo passa, i giocatori sono più moderni e il calcio è diverso. Un incontrista, come un rifinitore, serve a qualsiasi squadra. Io sulla panchina viola? Credo sia il pensiero di chiunque è passato qua, sarebbe un piacere. Se un giorno dovesse succedere, verrei tranquillamente". Foto: alagoas24horas.com.br