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Spalletti: “Contano i tre punti, gioca Ranocchia. Mercato? Mi basta mantenere i miei uomini”

02.12.2017 | 16:02

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida con il Chievo: “Contano i tre punti. Sono quelli a cui dobbiamo badare. Si vedono sempre diverse condizioni ma poi conta solo la vittoria. Vecino? Matias sta bene e può giocare. Napoli-Juventus? Le strade per arrivare al risultato sono più di una. Quando ti fossilizzi su un modello e gli altri ne richiamano altri diventa difficile fronteggiarli. Il Chievo ha una grandissima caratteristica di prendersi da solo ciò che gli spetta in partita. Noi dovremo essere bravi a fare male sulle fasce, ma va anche intasata la spina dorsale. Loro sono in A da tanto tempo e per questo conoscono molto bene ogni dinamica di questa categoria. Vanno trovate le soluzioni alle loro improvvise verticalizzazioni. Non gliene frega niente del possesso palla. Possiamo imitare la Juventus anche nell’organizzazione in fase offensiva con Douglas Costa e Dybala. Il Chievo? Loro giocano col 4-3-1-2 e sanno bene quando venire a tentare di pressare alto e quando ripiegare bassi. Difficilmente li trovi allungati. Il modulo di Maran parla chiaro: fanno squadra in tutte le forzature che provano a portare avanti in gara. Dobbiamo essere bravi a uscire dalle zone di folto. Serve velocità di pensiero e qualità di vedere prima le cose con la testa prima che con gli occhi, altrimenti arrivi tardi. Ho visto i miei professionisti allenarsi molto bene in settimana. Troveranno il verso di cosa fare in campo. E’ il loro mestiere. Se temiamo la Juve? Ma che timore. La Juventus è la più forte e la più attrezzata con calciatori di grandissima qualità. Hanno sempre fatto grandissimi risultati e anche se all’inizio erano rimasti indietro poi sono tornati con personalità con una gran partita al San Paolo. Non ci siamo mai tirati indietro né con i comportamenti né con i fatti. Vogliamo trasferire ai nostri impossibili tifosi quello che è un sentimento verso questa maglia e storia. Dobbiamo però farlo sempre indipendentemente dalle modifiche della classifica. Sappiamo che la strada è ancora lunga e che la convinzione non deve mai mancare. Sarri dice che due o tre partite le sanno vincere tutti: mi trovo d’accordo. In fondo arrivano in pochi e noi vogliamo assolutamente esserci in quelle prime quattro posizioni. Non ci lasceremo turbare da nulla. Se l’Inter è a posto così o serve altro dal mercato? Sì, siamo a posto. Il mio miglior mercato è mantenere i miei uomini. Mi basta questo. Con questi ragazzi parlo di tutto. Il rinnovo di Handanovic? Lui vuole rimanere qui, si trova bene e intende provare a fare il massimo. La società, come aveva fatto con altri prima di lui, ha capito che era il momento giusto per allungare la sua permanenza in nerazzurro. Il Direttore così mi dà una mano. Le assenze? Ho abbastanza uomini per coprire qualsiasi ruolo. Vero che in difesa non siamo in tantissimi ma ci siamo allenati anche per adattarci. D’Ambrosio sa fare benissimo il centrale, ma domani giocherà Ranocchia: contro una squadra che verticalizza molto saprà esaltarsi al meglio, ma dovrà essere più bravo degli avversari. Anche qui vedremo se avremo avuto ragione noi. Il pubblico di San Siro ormai lo conosco molto bene, ama l’Inter e i suoi calciatori. Saranno lì a prendersi le responsabilità. Ranocchia non è in difficoltà e avrà modo di dimostrarlo. Se ho sentito Montella dopo l’esonero? È un amico, mi ha aiutato a crescere dandomi forza attraverso i suoi gol. È una persona squisita quando lo incontri fuori dal calcio. Mi dispiace molto perché ci teneva a far bene, Per il momento non l’ho sentito ma lo farò presto. Ho voluto lasciargli un po’ di tempo per far si che si rendesse conto di quanto successo. Bisogna farlo quando scegli di buttarti su questo mestiere. Faccio i miei complimenti a Gattuso”.

Foto: Inter Twitter