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Di Natale: “Buffon? Deve decidere lui, con Sarri avrei fatto 3 reti a partita. Sul Napoli, la Juve e quel gol alla Spagna…”

08.02.2018 | 20:45

Antonio Di Natale, ex attaccante dell’Udinese e della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni di Radio Toscana toccando più temi: “Buffon? Se la deve sentire lui quando smettere, fisicamente sta ancora bene. Un anno ancora se ha voglia lo può fare. Un giocatore deve accorgersi da solo quando smettere. Quando io sono arrivato agli ultimi sei mesi di contratto mi sono reso conto che fisicamente e mentalmente non c’ero più, mi sono vissuto gli ultimi mesi di carriera serenamente. Fiorentina-Juve? Sarà una bella partita, con la Juve sia la squadra che i tifosi cercano di dare qualcosa in più. Giocano contro una grande come la Juve che però non può deve mollare perché anche il Napoli non sta sbagliando un colpo. La Fiorentina non deve sbagliare nulla per portare il risultato a casa. Non sarò allo stadio, preferisco vederla a casa perché poi magari mi viene voglia di giocare e scendo in campo (sorride, ndr). Io vicino alla Fiorentina in passato? Con i viola ho avuto due contatti: uno prima di andare a Udine, il secondo quando c’era Montella e fu l’Udinese che non mi volle mandare via, ma ho fatto una grande carriera in una città così bella e sono convinto di aver fatto la scelta giusta restando a Udine. Rimpianti in Nazionale? Ho fatto un Mondiale solo, in Sudafrica, e mi è dispiaciuto sia andato così, ma ho fatto due Europei molto buoni. Quando si diventa giocatori l’obiettivo di tutti è quello di arrivare in Nazionale: io ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni e di segnare 11 gol e sono contento così. Sbagliai il rigore con la Spagna ad Euro2008 ma li abbiamo rincontrati all’Europeo 2012: dissi a Buffon ‘Se il mister mi fa giocare anche solo 20 minuti faccio gol’. Mi sono rifatto di quel rigore sbagliato segnando e chiudendo quel conto in sospeso. Il mancato Mondiale? Dispiace a tutti non andare al Mondiale. Dopo questa situazione bisogna ricominciare da zero tutti insieme, mettere alla guida persone esperte di calcio e cominciare a lavorare sui settori giovanili che è la cosa che secondo me si è persa di più. Chiesa? Può stare in Nazionale per i prossimi venti anni. Sta dimostrando le qualità che ha, ha fatto un gol domenica che ricordava quelli di Enrico quando era giovane, ma lui ha più qualità del padre. Enrico quando arrivava ai 16 metri era 1-0, calciava di destro e di sinistro come nessuno, Federico però difende e attacca e può fare tutti i ruoli. In due-tre anni diventerà un giocatore top. Scudetto tra Napoli e Juve? Chi sbaglia meno vince, ma il Napoli se la può giocare fino alla fine, anche a Torino contro la Juve. Se arriva allo scontro diretto facendo questi risultati e supera bene la sfida con la Juve può vincere lo Scudetto e lo meriterebbe. Sarri secondo me rinnova col Napoli, con le cifre che ho letto non ci deve neanche pensare. Poi una piazza come Napoli, la squadra che ha, una città che lo ama. Io nel Napoli di Sarri? Avessi giocato con Sarri avrei fatto 3 gol a partita per come gioca ora il Napoli. Questa squadra mi ricorda l’Udinese degli anni di Guidolin quando giocavo insieme a Sanchez e Alexis già all’epoca era un giocatore fuori dal normale, un campione. Cosa fare da grande? Sto bene a casa, ho fatto 21 anni di carriera in un ambiente molto difficile e ora sto bene in famiglia. Con l’Empoli continuo ad avere un grandissimo rapporto e il giorno che avrò voglia di fare qualcosa chiamerò il presidente Corsi. Adesso hanno un buon allenatore come Andreazzoli che ho conosciuto a Udine quando lavorava con Spalletti”.

Foto: zimbio