ABOUBAKAR, STORIA DI UN ATTACCANTE “TOTALE”
25.08.2014 | 09:43
Centravanti? Non proprio. Seconda punta? Sì, ma non solo. Diciamo più attaccante “totale”. Gli addetti ai lavori hanno già iniziato a lavorarci su per cercare la definizione più adatta a Vincent Aboubakar, l’attaccante camerunense che ha appena firmato con il Porto. Aboubakar infatti possiede caratteristiche che lo rendono un attaccante moderno a tutti gli effetti. Bravo cioè a far tutto: segnare, confezionare assist, aprire gli spazi per i compagni. Insomma un giocatore che negli ultimi sedici metri si fa sentire in ogni modo. Se ne sono accorti in tanti in questi ultimi mesi, tanto che sul giocatore ex Lorient in questa sessione di mercato hanno messo gli occhi un po’ tutti. La Roma e il Genoa in Italia, ma anche il Tottenham in Inghilterra. Alla fine ecco la firma con i lusitani, che per lui hanno sostenuto anche un notevole sforzo economico. Basta dare un’occhiata al contratto appena firmato: 12 milioni di euro finiti nelle casse del Lorient, contratto quadriennale per il giocatore e soprattutto una clausola rescissoria già fissata a quota 50 milioni. Insomma il Porto punta molto sulle qualità del suo nuovo attaccante. Quella clausola è stata inserita proprio perché i lusitani si aspettano da Aboubakar un campionato in linea con i precedenti, che faccia salire le sue quotazioni. E pensare che l’avventura portoghese dell’attaccante nato a Yaoundè il 25 gennaio 1992 non era iniziata nel migliore dei modi: durante le visite mediche di rito infatti era emerso un problema al ginocchio, lo stesso che lo aveva costretto ai box nella passata stagione in Francia. Qualche ora di incertezza, il trasferimento che rischia di saltare, poi ecco la svolta positiva: ulteriori accertamenti hanno fornito le necessarie garanzie sulla tenuta fisica della punta, che dunque ha potuto finalmente posare per i fotografi con la sua nuova maglia, con tanto di annuncio ufficiale su Twitter. E a guardare i numeri di Aboubakar si capisce perché il Porto ora dovrà trovargli la giusta posizione in campo. Nelle tre stagioni al Valenciennes, la sua prima squadra europea dopo essere cresciuto nel suo Paese con la maglia del Cotonsport Garoua, Aboubakar ha messo in fila 80 presenze e 15 reti. Tantissime presenze, quasi trenta a stagione, non tante reti. Reti che però arrivano l’anno seguente, nel 2013, con il passaggio al Lorient: il suo score parla di 34 presenze e 16 reti. E’ questa la stagione della consacrazione. Quella che lancia Aboubakar all’attenzione dei tecnici europei e non solo. L’anno seguente poi un brutto infortunio al ginocchio ne condiziona fortemente il rendimento, tanto che entra in campo solo due volte in stagione, mettendo a segno comunque una rete. Dei giorni scorsi il trasferimento al Porto. Trasferimento che adesso rischia di innescare un effetto domino anche in Europa, al Milan in particolare. L’arrivo di Aboubakar infatti potrebbe anche convincere i dirigenti portoghesi a lasciar partire Jackson Martinez, seguitissimo in queste ore da Galliani per il dopo Balotelli.