Abraham: “Sono grato di essere al Milan. Ho voluto fare l’attaccante dopo aver visto giocare Henry”
04.09.2024 | 15:56
Tammy Abraham, nuovo attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga intervista a MilanTv. L’ex Roma ha affrontato il tema della spiritualità e della sua passione per il calcio, nata dopo essersi innamorato delle prodezze di Henry. L’inglese apre poi una commovente parentesi sulla sua famiglia, e della grande importanza nei suoi genitori nello sviluppo della sua carriera calcistica.
La fede: “E’ una parte fondamentale, non sono nessuno senza Dio, non siamo nessuno senza di lui. Anche prima di arrivare al Milan ho pregato ogni giorno nella speranza che potesse succedere qualcosa per me. Non potrei essere più grato di essere arrivato in un club così prestigioso ed è grazie a Dio. Arrivare al Milan è un sogno, è un onore. Sono cresciuto seguendo questo fantastico club, con le sue glorie. Ho giocato contro il Milan in passato, ora sono contento di giocare per loro”.
I suoi idoli: “La mia famiglia era molto tifosa dell’Arsenal e io sono cresciuto guardando molte partite, e Tierry Henry era il mio idolo. E’ vedendo lui che ho voluto fare l’attaccante. Ancora oggi cerco di copiare alcuni suoi movimenti. Ma ci sono così tanti grandi giocatori, come Ronaldo, Drogba che ho avuto la possibilità di vedere ogni settimana. Ci sono tanti grandi attaccanti che hanno giocato in questo grande club ed è bello che possa seguire le loro orme. Idoli fuori dal calcio? I miei genitori, sono stati fonte di ispirazione per tutta la vita, hanno fatto sì che rimanessi concentrato, così come mio fratello e mia sorella, a raggiungere i miei obiettivi”.
Il rapporto con la famiglia: “Quando hanno capito che io e mio fratello volevamo diventare calciatori? Quando abbiamo iniziato a rompere qualsiasi ornamento in casa. Ogni giorno io e mio fratello rompevamo lampade con la palla. Da lì hanno capito cosa volevamo diventare. Mio fratello ci hanno messo un po’ di più, io ho iniziato prima, lui era più interessato alle macchine fino a che non si è interessato al calcio. Nella mia famiglia si respirava calcio, guardavamo le partite insieme ogni weekend. Anche mia sorella probabilmente oggi guarda più partite di me. E’ bello stare insieme e avere una passione comune”.
Foto: Instagram Abraham