Ultimo aggiornamento: domenica 22 dicembre 2024 00:25

Accardi: “Il ritiro è stato risolutivo. Sottil gode della nostra fiducia”

14.11.2024 | 16:35

Pietro Accardi, responsabile dell’area tecnica della Sampdoria, ha parlato in conferenza stampa. Qui di seguito le sue parole.

Il ritiro è finito perché non è stato punitivo, ma risolutivo. Era necessario confrontarci ancora di più, ed è quello che abbiamo fatto. Dopo Pisa io e l’allenatore abbiamo deciso di interrompere i permessi dati ai giocatori, poi confrontandomi col presidente mi ha suggerito il ritiro e di comune accordo abbiamo deciso di farlo. Sono stati tre giorni intensi, di confronto con la squadra ancora più diretto, perché sappiamo tutti che momento stiamo vivendo. C’è stata una presa di coscienza da parte di tutti, è una situazione che sicuramente non ci fa piacere, ma siamo sicuri di avere le risorse per ribaltare questa situazione. “Nessuno sta rendendo come previsto? Quando ho deciso di venire alla Sampdoria sapevo a cosa andavo incontro, alle difficoltà che avrei incontrato: sia quelle iniziali sul mercato, sia durante il campionato. Poi uno spera sempre di non viverle, ma non è realistico. Quando i giocatori non rendono sono abituato a non dare solo responsabilità ai giocatori, ma anche di metterli nella migliore condizione per esprimersi. Non ho dubbi sul valore dei miei calciatori, ma devono fare di più. Cosa devono fare di più? Io mi prendo sempre le responsabilità, vivo con loro ogni istante, probabilmente anche io devo far capire di più determinate cose: non basta quello che stiamo facendo, il concorso di colpa è di tutti. Questo è quello che ci siamo sostanzialmente detti, ed ho la fortuna di avere una squadra responsabile, che lavora e che non è felice dei risultati e questo è importante. Il calcio non è una scienza esatta, se devo analizzare il lavoro fatto vi posso garantire che da parte di tutti c’è massima disponibilità e professionalità, probabilmente non basta, dobbiamo dare quel qualcosa in più che viene da dentro e che ti fa fare la differenza. L’atteggiamento non è stato perfetto in tutte le partite e l’atteggiamento dipende da noi. Probabilmente questo è un aspetto che è mancato, non in tutte le partite. Quando c’è stato sono arrivati i risultati. Questa è una cosa che non può più mancare, da oggi fino alla fine del campionato”.

E sul tecnico Sottil: “Fiducia a tempo? Il mister non è a tempo, gode della fiducia mia, della società e della squadra, sa anche lui come me che quello che si deve vedere oggi è un altro spirito. Per quanto riguarda il modulo, il mister aveva già idea di provare nuove soluzioni con il recupero di certi giocatori che per noi sono giocatori importanti, ma per condizioni fisiche non ottimali andavano aspettati. Sta lavorando più su un altro modulo (il 4231), ma non perché quanto fatto fino ad adesso è stato sbagliato. Le cose le cambi attraverso uno spirito diverso ed ecco che il modulo si valuta in base alle condizioni dei giocatori a disposizione. Più semplice iniziare con Sottil? Io sono il primo che commette errori, chi prende delle decisioni va incontro anche a degli errori. Su Pirlo abbiamo deciso di continuare per dare continuità ad un progetto tecnico non iniziato sotto la mia stagione, perché avevo visto una squadra organizzata che al di là delle lacune, aveva una sua identità. Chiaro che nel momento in lui in cui si fa un progetto e con una squadra costruita prima dell’inizio del campionato, ci si aspettava un inizio diverso, questo non è avvenuto e abbiamo deciso di cambiare. Ritorno di Pirlo possibile idea in caso di addio a Sottil? Non è un discorso di Pirlo o Sottil, è un discorso di fiducia e noi abbiamo fiducia in lui. Sottil ha trovato una squadra della quale non ha scelto i giocatori, ma prima di iniziare il suo lavoro ha avallato le scelte ed era felice di accettare. Sottil ha portato 14 punti in 10 partite: 4 vittorie 2 pareggi e 4 sconfitte, più il passaggio del turno in Coppa. Io non posso non essere contento del lavoro che sta facendo Sottil, ma è evidente che l’atteggiamento della squadra deve essere diverso al di là della squadra.  Uno dei motivi per i quali abbiamo scelto questo allenatore è che le sue squadre hanno sempre avuto carattere, sono state tutte squadre cazzute, questo ci aspettiamo. Una Samp a sua immagine? Vogliamo una squadra che abbia la faccia di Sottil e la mia, che ho queste caratteristiche: quando una mia squadra non ha quelle caratteristiche mi faccio delle domande. Io prima di chiedere ai miei giocatori chiedo a me stesso”.

Foto: Instagram Sampdoria