ADL E IL RUBINETTO CHIUSO
Domani sera chiude il mercato di riparazione che aveva detto quasi tutto ancor prima di andare in onda. L’Inter si era tolta il pensiero con Buchanan e ha preparato la caccia grossa per la prossima estate con Zielinski e Taremi, specialità della casa Marotta&Ausilio. La Juve non ha mezzo euro in tasca, sta risanando i danni delle ultime stagioni, e ha cercato un centrocampista praticamente a costo zero fino ad avere portato a termine il colpo a sorpresa, e rigorosamente in prestito, Carlos Alcaraz. Per Bonaventura si è mosso Allegri in persona, il ragazzo è andato in confusione, la Fiorentina ha alzato un muro ancor prima della sfida dall’Inter di domenica scorsa e fine delle trasmissioni.. Al Milan hanno fatto prendere 7 difensori a settimana, un nome al giorno con una fantasia assurda e senza fondamento. La tendenza del club è stata in linea di massima quella di mantenere l’attuale assetto considerato che Thiaw sta tornando, Tomori non ne avrà per molto, Kalulu per un mese e mezzo. Il Milan proverà fino all’ultimo a prendere un profilo giusto ed economico, ma la fantasia su Buongiorno resterà la più assurda illusione di gennaio data in pasto ai tifosi. Il Napoli è una delusione: De Laurentiis ha promesso fuoco e fiamme, alla fine si è limitato a un paio di prestiti rinviando l’acquisto di un centrale difensivo che Mazzarri avrebbe dovuto avere il 3 o il 4 gennaio scorso a Castelvolturno. Motivazione (sua): Ostigard ha fatto bene, tanto vale andare avanti con lui. Motivazione (nostra): meglio chiudere la cassaforte o il rubinetto considerato che questa stagione sta andando a... Fondamentalmente l’ennesimo errore ignorato dagli scudieri mediatici di ADL... bisogna stare a corte in rigoroso silenzio. Certo ci aspettiamo che la Fiorentina chiuda un paio di colpi (Belotti caldissimo, a un passo dopo il tentativo per Gudmundsson), che la Lazio aggiunga un esterno offensivo, che la Roma faccia la stessa cosa. Ma fondamentalmente questo mercato aveva detto molto prima di andare in onda. Altri due appunti rapidissimi: comprendiamo il desiderio di Setti di vendere anche i pali dello stadio “Bentegodi”, ma prima bisognerebbe spiegarlo alla gente o no? E poi su Allegri: non lo abbiamo mai visto così sereno, tranquillo e spensierato, fa battute incredibili. Ora è chiara la differenza tra la gestione Manna e la svolta Giuntoli della scorsa estate, il direttore sportivo incide non soltanto quando fa il mercato ma durante la gestione. Manna può stare in un gruppo di lavoro, nessuno discute, ma senza occupare la trincea: meglio spostarlo in terza o quarta fila. Il futuro di Allegri è tutto da scrivere, potrebbe lasciare anche un anno prima della scadenza del contratto: è presto per dirlo, ma non per confermare che alla Juve il profilo di Thiago Motta da uno a dieci piace... quindici.
La Roma ha accolto Angelino per la corsia mancina: se tornasse quello del Manchester City, potrebbe garantire un discreto contributo. Di sicuro migliore rispetto all’ultimo Spinazzola (sinceramente in chiara difficoltà) o all’ultimo Zalewski (prestazioni troppo incostanti, una sì e tre no). Il convento non passa altro, ci sono paletti da rispettare e per qualsiasi tipo di operazione serve prima un’uscita. La Roma cercherà di restare in corsa per il quarto posto fino in fondo, tenendo conto che non si può mollare per il quinto visto che il ranking per ora ci premia in chiave Champions. Poi dovrà onorare fino in fondo l’Europa League, sperando intanto che il Feyenoord sia un boccone prelibato com’è accaduto in altre circostanze. Ma la Roma ha un dovere per il futuro, prendere un direttore sportivo davvero all’altezza e in grado di assumersi le responsabilità. Tutto questo perché su Tiago Pinto un solo aggettivo va bene: fallimentare. Quando ha avuto i soldi per spendere, è riuscito a bruciare 40 milioni e passa per Shomurodov, Reynolds e Vina, non servono commenti. Quando non ha avuto il budget, si è dovuto arrampicare con scarse idee. Teniamo conto che per Mourinho e Lukaku la proprietà ha fatto da sola, per Dybala quasi, non ci sarebbe stato bisogno di un ds per andare a dama. Ma adesso bisogna quasi rifondare e serve uno specialista vero di mercato, per il bene di un club che non ha necessità di una figura anonima. Se fosse Massara, sarebbe un ottimo colpo. Se fosse uno straniero, bisognerebbe capire come e perché. Ma già il fatto che ci possa essere presto uno “specialista vero” al posto di Pinto, è già una notizia confortante.
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