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AFRIYIE ACQUAH, DINAMISMO AL SERVIZIO DELLA SAMP

04.02.2015 | 09:30

Sessione davvero scoppiettante, quella appena conclusasi: emozioni quasi degne di un mercato estivo, tra volti nuovi (da Shaqiri a Doumbia, passando per Brozovic e Salah) e la sfilza di graditi ritorni dall’estero (Cerci, DiamantiGilardino, Bocchetti e Santon). A fare la voce grossa è stata sicuramente la Sampdoria, protagonista autentica, prima con l’addio del Gabbiadini rimpiazzato dispendiosamente con gli arrivi di Correa, Muriel ed Eto’o, e poi con Munoz e Acquah, gli ultimi due colpi piazzati nella turbolenta giornata di ieri. Una giornata iniziata con le visite mediche fatte inopinatamente sostenere a Diakité, proseguita con le cessioni al Bologna di Krsticic e della bandiera Gastaldello e che ha avuto il suo culmine nella frattura Eto’o-Mihajlovic, ricomposta grazie all’attività di mediazione del presidente Ferrero (unico artefice dell’avventata operazione…3 anni e mezzo di contratto) e del ds Osti.

Sinisa è uno tosto, che non le manda a dire, ma sinceramente il suo ultimo ritornello “usciamo indeboliti dal mercato” ha trovato parecchi pareri discordi. Fermo restando che sarà il campo a parlare, nella convinzione che sberle come quelle di domenica a Torino resteranno soltanto un episodio isolato.

Il nostro personaggio del giorno è proprio Afriyie Acquah, il giovane centrocampista ghanese con l’Italia nel cuore. Una trattativa che vi svelammo nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, sbloccatasi soltanto in prossimità dell’ultima curva, dopo aver registrato anche i gradimenti di Torino e Udinese. Come vi avevamo raccontato costantemente, però, la strada era ormai tracciata: la Samp voleva Acquah ed era pienamente corrisposta, anche perché restare a Parma con il clima di smobilitazione venutosi a creare sarebbe stato difficile. E dire che solitamente le svolte societarie servono a riportare il sereno…

L’Italia nel cuore perché quella alle latitudini di Marassi sarà la terza avventura tricolore per lo specialista di proprietà dell’Hoffenheim, club che ne ha rilevato il cartellino nel gennaio del 2013 per poi rispedirlo in serie A dopo appena sei mesi, pur detenendone i diritti sportivi fino al 2017. Palermo e, appunto, Parma le piazze che lo hanno visto protagonista a partire dall’1 febbraio del 2010, quando il sodalizio di Zamparini lo mise sotto contratto aggregandolo inizialmente alla Primavera. Glentoran Academy, Mine Stars, Bechem United e DC United le compagini locali nelle quali si è formato a livello giovanile prima dello sbarco nel Belpaese, evidenziando sempre colpi fuori dal comune.

Il giovane africano, nato ad Accra il 5 gennaio del 1992, appena arrivato in Sicilia si è imposto anche per personalità: merce rara per un ragazzo, specie straniero, della sua età. E così, a partire dall’esordio datato 6 febbraio 2011, Afriyie ha collezionato 85 presenze in serie A, cui ne vanno sommate altre 7 nelle coppe. Uno solo il gol all’attivo, quello realizzata lo scorso anno nella sfortunata trasferta dell’Olimpico contro la Roma.

Centrocampista moderno e completo, Acquah è un dinamico centrale impiegabile come regista ma anche da mastino rubapalloni ed eventualmente come interno: il profilo ideale per gli allenatori, che da sempre vedono la duttilità come un valore aggiunto. Ben strutturato fisicamente (179 cm per 70 kg), il giocatore – attualmente impegnato in Coppa d’Africa – conta 11 apparizioni e 1 rete con la maglia del Ghana.

Qualità e quantità al servizio della causa blucerchiata, con l’Europa nel mirino.