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Agente Keita: “La Lazio mai ha lavorato al rinnovo. Non abbiamo l’accordo con la Juve, sul Milan…”

25.06.2017 | 11:13

Keita Juve

Roberto Calenda, agente di Keita, ha rilasciato un’ampia intervista al Corriere dello Sport in merito al futuro del suo assistito: “Accordo con la Juve? Assolutamente no. Si vogliono a tutti i costi addossare colpe al calciatore perché è ad un anno dalla scadenza del contratto. Se quindi resta alla Lazio o va al Milan? Noi siamo stati chiari. La Lazio, invece, no. Anche in questa stagione, la migliore di sempre, ha giocato ad intermittenza. La Lazio ha legittimamente scelto di non lavorare sul rinnovo. Keita da tempo è sul mercato. Abbiamo saputo che la Lazio ha coinvolto alcuni professionisti per vendere Keita, anche se non mi ha mai comunicato offerte formulate da altri club. Quando leggo di 3 o 4 offerte rifiutate mi viene da dire: chi gestisce questa vicenda diffondendo notizie, se vere, mai comunicate al manager del giocatore? In tanti anni di calcio non mi era mai capitato. Sono un agente che da anni tratta calciatori importanti a livello internazionale. Come arriva un’offerta che riguarda un calciatore gestito da me, i dirigenti e i presidenti, per rispetto e per garantirsi che l’operazione possa avere un qualche esito, mi informano. Per Keita il rammarico è che la volontà del ragazzo non ha mai avuto rilevanza per la Lazio. Mai fatte proposte di rinnovo nelle due stagioni passate. Nell’anno di Pioli, Keita non ha mai giocato. Con Inzaghi ha cominciato a lungo in panchina. E’ stato detto di tutto: che era indisciplinato, che non era determinante, che era una testa calda. Invece si è sempre comportato da vero professionista accettando di giocare un minuto, trenta o dall’inizio con la stessa intensità. Solo nell’ultima settimana la Lazio ha fatto un tentativo goffo di trattare. E’ stato ipotizzato uno stipendio che rientra nei parametri Lazio, ma con una clausola rescissoria da top player. E’ questo che non funziona: Keita è ipervalutato solo per fare cassa. Posso solo dire che Keita è valutato dalla Lazio come un top player. Ma la stessa società non lo tratta come un top player, non lo paga come un top player, non lo considera come un top player, addirittura non ha interesse a sapere cosa pensi Keita. Keita per la società è una “cosa” da vendere. Sicuramente ci sono state richieste fuori mercato, considerato che tra un anno scade il contratto. La società è legittimata a chiedere qualsiasi cifra, ma è necessario poi che ognuno si assuma le responsabilità se poi la cessione non si realizza. Ricordo a me stesso che per fare un contratto bisogna essere tutti d’accordo, per trovare un accordo bisogna rispettare il proprio interlocutore e rispettarlo, mostrandosi disponibili al dialogo. Il Milan? La Lazio ci ha comunicato di avere fatto un accordo con il club rossonero. Noi ne abbiamo preso atto. Il Milan è sempre il Milan, ma vogliamo capire in questo momento qual è l’entità del loro progetto. Se non dovesse essere ceduto in estate? Noi non abbiamo preso in considerazione l’idea di andare via a parametro zero o di danneggiare la Lazio. A questo punto, però, bisogna rendersi conto che la cessione è la soluzione migliore per tutti. Ovviamente, pensiamo ad una cessione che soddisfi tutte le parti. Tuttavia, è proprio questo il punto: abbiamo a che fare con un club che – al momento – considera solo il proprio interesse economico; la volontà di Keita per la Lazio non esiste. Allora, ancora una volta, bisogna essere trasparenti: noi vogliamo trovare una soluzione che soddisfi la Lazio ma che tenga pure in debita considerazione la volontà del ragazzo. Noi vogliamo dialogare con la Lazio fino alla fine e trovare un accomodamento; non siamo tuttavia disposti ad accettare imposizioni o ad essere “messi all’angolo” o, ancora peggio, a subire ritorsioni che – se si verificassero – sarebbero immediatamente denunciate alle autorità competenti. La volontà del ragazzo non può essere coartata, ipotizzando – in caso di mancata cessione a condizioni imposte unilateralmente dalla società – scenari apocalittici. Il problema? Forse uno solo: non abbiamo mai parlato pubblicamente, confidando nel rapporto con la Lazio. Il nostro silenzio ha forse lasciato spazio al chiacchiericcio, spesso velenoso, mai smentito dal club. A questo punto però diciamo basta: la Lazio ha fatto le sue scelte; ha portato il giocatore ad un anno dalla scadenza del contratto, in questa situazione; ora c’è un unico percorso da seguire: dialogo finalizzato ad una cessione che accontenti tutti”.

 

 

Foto: zimbio.com