Aglietti, meglio mai che tardi: il Lecco doveva pensarci prima
03.03.2024 | 00:05
Un punto in quattro partite: Alfredo Aglietti doveva essere il salvatore del Lecco, l’ha affondato quasi definitivamente. Ma in tutta sincerità i dubbi erano enormi già al momento del suo arrivo: in Serie B contano la proprietà, un patron vulcanico come Di Nunno, ma serve anche che chi fa le scelte di mercato abbia idee chiare. Aglietti era un’idea sbagliata in partenza, con il senno del prima e non del poi, basterebbe guardare rendimento e risultati nelle ultime stagioni dell’allenatore toscano. Il Lecco è una bella favola, ma in Serie B bisogna essere bravi e pronti per qualsiasi tipo di avversità. Il punto conquistato in quattro partite non è l’unica spiegazione, bisognerebbe leggere dentro le prestazioni per constatare l’inadeguatezza. Sarebbe bastato informarsi bene prima di scegliere, ora la scelta è tardiva con tutto l’augurio possibile che facciamo al Lecco di compiere il miracolo. Nel bel mezzo di questo disastro anche il quiz Casilla, il portiere annunciato come un colpo di presunto spessore e che non ha mai firmato il contratto: insomma, una notizia al contrario data – come spesso accade a quei livelli – quando c’erano certezze soltanto di un blitz in Italia dell’ex Real Madrid e nulla più. Infatti, Casilla ha detto no. Adesso, come già raccontato, è molto probabile che si riparta da Foschi, l’allenatore della storica promozione in B, altre piste sarebbero difficilmente praticabili. L’esonero di Aglietti è stato praticamente annunciato nel pomeriggio dal dg Maiolo e non è sorprendente considerato il “vulcano” Di Nunno. È più sconfortante un’altra cosa, che in Serie B non ci siano più – tranne le dovute eccezioni – gli specialisti di mercato di una volta. Anche in questo caso, inutile stupirsi, ci sono le categorie e la distanza spesso è abissale.
Foto: Instagram Lecco