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Al-Khelaifi: “La gente sta morendo in Ucraina e c’è chi ancora parla di Superlega”

31.03.2022 | 13:26

È un Al-Khelaifi duro e incisivo quello che, ai microfoni della BBC, ha sferrato un nuovo j’accuse ai promotori della Superlega: “La gente muore in Ucraina e c’è gente che ancora parla di Superlega? Quando si parla di ESL o non ESL, odio dire Superlega, si parla di tre club. Sanno che non c’è possibilità. La gente sta morendo in Ucraina e non ha un posto dove dormire, e stiamo litigando per la Superlega?

Il problema con i club della ESL è che non hanno stabilità. Non hanno una visione finanziaria a lungo termine. Continuano a parlare del loro contratto legale, ma quello che dimenticano è che il calcio è un contratto sociale, non è un contratto legale, stanno sventolando un pezzo di carta. Florentino Perez mi ha parlato alla partita di Champions League e mi ha detto ‘dobbiamo arrivare a un punto in cui possiamo parlare con te’. Sono stato davvero duro con lui. Ho detto che ero felice di parlare, ma se avesse intenzione di fare cose alle mie spalle, non mi interessa.

Avrei potuto prendere il loro assegno da 400 milioni di euro. Mi hanno invitato. Poi quando ho detto di no, hanno detto che non mi avevano invitato, questo li riassume. Se solo pensassi a me stesso ce l’avrei fatta. Soprattutto durante il Covid. Ma che dire dell’ecosistema, dei tifosi e dei valori che rappresentate? Voglio giocare quelle partite, i big match, ovviamente. So cosa vuole il pubblico. Ma non possiamo dire ‘sei un piccolo club, sei fuori’. Deve essere un sistema aperto, sotto l’organo di governo, dove c’è rispetto per tutti“.

Foto: Twitter PSG