Il colpo che non t'aspetti: Albert Riera all'Udinese. Nella giornata di ieri il club dei Pozzo ha infatti ufficializzato l'acquisizione, con effetti a partire dal prossimo 1 luglio, del diritto alle prestazioni sportive del laterale iberico. Lo stesso che, fresco di rescissione con il Galatasaray (tagliato col placet di Mancini per l’esubero di calciatori stranieri dopo il mercato di gennaio), appena un mese fa la stampa europea aveva reputato vicino al ritorno nella Liga o al Metalist Karkhiv del Papu Gomez, indiscrezione quest’ultima griffata France Football.
E invece la società friulana, contravvenendo per una volta al dogma del reperimento senza confini di giovani e ignoti profili da valorizzare, ha lavorato sotto traccia per riuscire a piazzare un interessante operazione a costo zero e fornire così, sull'out mancino, un'alternativa di qualità a Francesco Guidolin. Nell'abituale canovaccio del tecnico veneto, infatti, gli esterni devono avere fiato e gamba per coprire l'intera fascia e Riera, riadattato terzino dall'Imperatore Terim dopo una vita spesa da ala sinistra, sulla carta ha tutte le qualità per imporsi e contendere la titolarità a Gabriel Silva o a Dusan Basta, volendo citare i due interpreti dell'attuale organico più impiegati nel ruolo.
Nel commentare ai taccuini di Tmw il perfezionamento dell'operazione, il direttore sportivo Cristiano Giaretta ha espresso la propria “soddisfazione per questa operazione, Riera è un giocatore importante come racconta la sua storia passata. Il suo curriculum è ricco di grandi squadre, potrà darci grande mano soprattutto dal punto di vista della personalità. Oltre alla tecnica ha una grande fisicità. Per tutte queste componenti siamo sicuri che possa far bene con la nostra maglia”.
E come dar torto al diesse, la carriera dello spagnolo parla infatti per lui. Complessivamente sono 357, con 40 gol all’attivo, le presenze accumulate tra Maiorca, Bordeaux, Espanyol, Manchester City, ancora Espanyol, Liverpool, Olympiacos e Galatasaray. Queste le tappe toccate nel personale tour calcistico dal trentunenne maiorchino giramondo, che conta anche 18 presenze e 4 reti con la camiseta roja della Nazionale e può annoverare in bacheca due campionati turchi e altrettante Supercoppe nazionali conquistate alle latitudini dell’Ali Sami Yen; oltre al titolo greco vinto nel 2011 all’ombra del Pireo e alla Coppa del Re levata al cielo nel 2003 con il Maiorca de El Rifle Pandiani e, soprattutto, di Samuel Eto’o.
A dispetto del fisico imponente (188cm per 80 kg), Albert, nato a Manacor, nelle Baleari, il 15 ottobre del 1982, si è sempre contraddistinto per esplosività e rapidità di calcio, sia all’atto del crossare che del concludere direttamente in porta, specie dalla distanza col suo potente sinistro. Come ogni mancino, il neo di Riera è rappresentato dal preponderante uso del piede naturale, ma la rivisitazione tattica della quale è stato fatto oggetto in quel di Istanbul si è già rivelata decisiva ai fini del suo percorso, garantendogli la chiamata dell’Udinese.
Chiudiamo con due piccole curiosità: in Italia il nostro personaggio del giorno incrocerà non solo la Juventus, che ha contribuito ad eliminare - da titolare - dall’edizione della Champions League tuttora in corso, ma anche quel Benitez con cui entrò in rotta di collisione ad Anfield Road. Al punto che, stando alle cronache del tempo, l’attuale tecnico del Napoli lo mise fuori rosa nella seconda parte della stagione 2009-10, alla fine della quale entrambi lasciarono l’Inghilterra: Rafa direzione Appiano Gentile, Albert prese invece la via della Grecia.