ALESSANDRO AGOSTINI, UNA BANDIERA PER SALVARE IL CAGLIARI
A tre giornate dalla fine, la dirigenza del
Cagliari ha ritenuto opportuno dare una scossa a squadra e ambiente con l'esonero (
costoso) di
Walter Mazzarri. Una scelta che - ma questo potrà dirlo solo il campo - dovrà pagare dividendi a partire da domenica prossima, quando i sardi voleranno in Campania per il cruciale scontro diretto contro la
Salernitana, attualmente terzultima con appena due punti di distacco. Dopodiché, a centottanta minuti dal termine del campionato, le sfide contro Inter e - soprattutto, dato che parliamo di un altro incrocio nei bassifondi -
Venezia, il dado sarà definitivamente tratto. La scelta per guidare i rossoblu verso il porto sicuro della salvezza dopo un'annata turbolenta, se non tormentata, è ricaduta su
Alessandro Agostini, ed è inevitabile afferrare come il club desideri ardentemente fare leva sullo spirito di appartenenza che certamente caratterizza l'oramai ex allenatore della formazione Primavera (con la quale, è bene sottolinearlo, ha raggiunto il notevole traguardo dei playoff nel Campionato Primavera 1, dov'è attualmente al quarto posto, giocando un calcio frizzante e propositivo grazie alla qualità di talenti come Desogus, il rientrato Luvumbo, Conti e Tramoni, giusto per fare qualche nome). Bandiera del Cagliari, Agostini da calciatore ha raccolto ben 298 presenze con la maglia che ha segnato la carriera. Terzino affidabile e resistente, uno di quelli da 35 partite a stagione, dopo l'ultima parentesi all'Hellas Verona ha deciso di cominciare l'avventura in panchina, finora totalmente colorata del rossoblu del Cagliari. La compagine della sua vita, che ora è chiamato a salvare. Foto: sito ufficiale Cagliari