ALEX SANDRO IN ORBITA BIANCONERA, LA JUVE FA SUL SERIO

Il calciomercato è fatto di sondaggi, annunci, blitz improvvisi, depistaggi, rilanci e smentite abbozzate, ma anche di dichiarazioni di facciata. Come quelle rilasciate recentemente dallo stato maggiore della Juventus, costantemente impegnato nella mnemonica ripetizione del refrain che più si addice a chi si è già mosso in anticipo, della serie "noi il mercato l'abbiamo fatto per tempo, se poi dovesse capitare qualche occasione...".



Parole sacrosante, dal momento che in bianconero sono già sbarcati Dybala, Khedira, Rugani, Zaza, Neto e Mandzukic. Ma è anche vero che Madama, salutati i trascinatori Pirlo e Tevez, non starà certo a guardare da qui al 31 agosto. Il trequartista, certo, un pallino di Allegri che però potrebbe anche ripiegare su un esterno offensivo in grado di garantire comunque il cambio di passo negli ultimi 30 metri: indizi che portano sempre in casa Chelsea, con Oscar e Cuadrado in cima alla lista di gradimento di Max.

Ma la Juve, al di là delle operazioni in uscita, deve fare qualcosa come minimo sugli esterni, considerato che l'inesauribile martello Lichtsteiner va per i 31 anni e che Patrice Evra - di candeline - ne ha già spente 34. Ergo, sulle fasce servono forze fresche al netto dell’attuale presenza in rosa dei vari Caceres, Asamoah e Isla: Marotta e Paratici lo sanno bene e per questo continuano a lavorare alacremente sottotraccia.



Ieri a tal riguardo vi abbiamo parlato di Alex Sandro, laterale mancino brasiliano - classe 1991 - già entrato nell'ultimo anno di contratto con il Porto. Bottega cara, quella di Pinto da Costa, che in questa sessione ha già incassato oltre 66 milioni di euro dalle cessione dei pezzi pregiati Danilo e Jackson Martinez, volati sulle due sponde principali di Madrid. Dalla Capitale spagnola è arrivato Iker Casillas (a costo zero, ingaggio a parte ovviamente), ma i principali investimenti sono stati sostenuti per Giannelli Imbula, soffiato all'Inter, e Yacine Brahimi, il trequartista algerino già in organico per il quale è stata acquisita una bella fetta di cartellino dalla famigerata Doyen Sports. In avanti però i Dragoes qualcosa dovranno pur farla, Jackshow va sostituito bene, con il dovuto rispetto per l'Alberto Bueno prelevato a parametro dal Rayo Vallecano. E qui torna in scena la Vecchia Signora, perché al Porto intriga non poco il profilo di Fernando Llorente, il 30enne ariete iberico destinato a lasciare Torino per piazzare una cospicua plusvalenza. Scambio fattibile, dal momento che la valutazione di entrambi (per ragioni differenti) oscilla attorno ai 15 milioni di euro. Quel che è certo è che la Juve per il cursore carioca fa sul serio e noi, nel consueto spazio quotidiano, accendiamo i fari proprio sul terzino che ai tempi di Mano Menezes aveva assaporato il verdeoro della Seleção.  

Alex Sandro Lobo Silva nasce a Catanduva il 26 gennaio del 1991 e calcisticamente si forma nel settore giovanile dell'Atletico Paranaense, fino al debutto in prima squadra il 18 ottobre del 2008, quindi all'età di 17 anni, in occasione del match contro l'Internacional di Porto Alegre. Dopo 17 presenze nel Brasileirão passa al Deportivo Maldonado, società uruguaiana specializzata nell'acquisizione di innumerevoli calciatori da smistare (finì sotto inchiesta per trasferimenti fantasma nel 2012), come avvenuto ad esempio per gli “italiani” Estigarribia e Piris. Infatti Alex Sandro non scende mai in campo e viene ceduto in prestito biennale al Santos, con la cui maglia totalizza 41 apparizioni, con 1 gol e 3 assist all'attivo. Numeri, progressioni e prestazioni sopra la media che gli valgono in patria l'appellativo di “nuovo Roberto Carlos” - paragoni sempre arditi - e che soprattutto calamitano le attenzioni del Porto, che il 23 luglio del 2011 lo ufficializza dopo aver scucito poco meno di 10 milioni di euro: cinque anni di contratto (scadenza 2016, appunto) con clausola rescissoria ammontante a 50 milioni, importo che ormai resterà soltanto sulla carta. In terra lusitana lo scattante specialista sudamericano (180 cm per 78 kg) si consacra tra i migliori interpreti del ruolo su scala internazionale, riuscendo a coniugare bene la fase offensiva con quella difensiva. Adesso però (dopo 133 presenze nelle varie competizioni, condite da 3 reti, 13 assist e ben 37 ammonizioni) la sua esperienza all’ombra dell’Estádio do Dragão sembra volgere al termine: molto difficilmente l’attuale accordo verrà rinnovato e il fascino della Juve, vice campione d’Europa, potrebbe risultare quanto mai ammaliante…



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