DALL’INVESTITURA DI GERRARD ALL’ANEDDOTO SU FERGUSON: ALEXANDER-ARNOLD E IL LIVERPOOL NEL DESTINO
04.05.2018 | 11:00
Negli ultimi 20 anni il Liverpool ha visto sbocciare diversi talenti importanti dalla propria Academy, mettendosi in luce non solo tra le file del club ma anche nella nazionale inglese. Dal 1992, con l’avvento della Premier League al posto della vecchia First Division, i Reds hanno avuto la fortuna di contare su elementi del calibro di Steven Gerrard, Jamie Carragher, Michael Owen e Robbie Fowler – per citarne alcuni – tutti giocatori provenienti dal settore giovanile e che durante la loro esperienza ad Anfield hanno lasciato il segno e scritto pagine memorabili nella storia del club a livello nazionale e internazionale. In tempi più recenti, però, giovani come Flanagan, Kelly, Spearing e Rossiter non hanno avuto la stessa fortuna o lo stesso impatto mostrato sul campo dai predecessori, perdendosi negli ultimi anni tra numerosi prestiti in giro per l’Inghilterra. Con l’avvento sulla panchina Reds di Jurgen Klopp, il Liverpool ha continuato a proseguire su questa direzione: dare maggior fiducia ai ragazzi provenienti dal settore giovanile. Uno in particolare sta attirando tutte le attenzioni dei media a suo di ottime prestazioni. Il suo nome è Trent Alexander-Arnold, un ragazzo inglese nato e cresciuto con il Liverpool nel cuore e diventato da qualche mese punto fermo dell’undici titolare di Klopp.
Per raccontare la storia del giovane Trent, basterebbe citare un aneddoto della scorsa estate. Per Alexander-Arnold il 15 agosto 2017 sarà una data difficile da dimenticare. Lui, nato a Liverpool il 7 ottobre 1998, quel momento lo sognava da una vita. Una vita tutta rossa: è nato a West Derby, uno dei sobborghi di Liverpool, a un passo da Melwood, il centro di allenamenti dei Reds. Un destino al quale il piccolo Trent non si è sottratto, entrando a far parte dell’Academy già nel 2004. Poi tutta la trafila nelle giovanili, fino al 2016: a 18 anni – dopo che Steven Gerrard lo aveva segnalato allo staff di Klopp – arriva il debutto in prima squadra. Nello scorso campionato un totale di 12 presenze, quindi in questa stagione lo stesso Klopp decide di lanciarlo stabilmente nell’undici titolare: sia in Premier, che in Champions. Non solo: spesso Alexander-Arnold è incaricato di battere tutte le punizioni e i calci d’angolo. Esattamente come accaduto nel playoff di Champions League contro l’Hoffenheim dello scorso agosto: punizione al limite, destro a giro e palla nell’angolino basso. Un’emozione incontenibile per Trent, al suo primo centro assoluto con la maglia del Reds. Ma non finisce qui: a celebrare la rete ci ha pensato anche Jamie Carragher, autentico monumento dalle parti di Anfield: il classe ’78 ha postato su Twitter una foto di un pre-partita mentre entrava in campo accompagnato da un bambino con la maglia del Liverpool. Quel piccolo ragazzo era proprio Trent Alexander-Arnold.
E pensare che il suo passato avrebbe potuto essere ben diverso da quello in realtà vissuto. Uno dei punti fermi del devastante Liverpool di Klopp – in grado di conquistare la finalissima di Champions League – avrebbe potuto essere l’asso nella manica degli acerrimi rivali del Manchester United. Il motivo? Lo ha rivelato Sir Alex Ferguson in personale nella sua biografia, scritta nel 2013, nella quale l’ex tecnico dei Red Devils parla anche delle sue relazioni sentimentali. E fra queste, un ruolo importante nella sua vita ha avuto quella con Doreen Carling, oggi nonna di Alexander-Arnold. Una mancata parentela che però non ha fermato Sir Alex dal tentare di portare il ragazzo a Old Trafford, tanto che nel 2012 provò a convincerlo a trasferirsi sulla sponda rossa di Manchester. L’ancora giovanissimo Trent però, si oppose. Il legame con Liverpool era ormai indissolubile ed è lì che lui voleva dare il là alla propria carriera di professionista.
Alexander-Arnold è molto più che un semplice terzino. Nonostante abbia trascorso gran parte della sua giovinezza come centrocampista centrale, Trent ha il profilo fisico e tecnico per eccellere come laterale destro in fase d’attacco. Il suo controllo stretto, la sua resistenza, la velocità e l’ottima capacità di dribbling lo rendono una spina nel fianco per le difese avversarie, come mostrato nel corso della seppur breve carriera In possesso anche di un’ottima gamma di passaggio, che gli permette di essere un abile crossatore in fase offensiva, in grado di innescare i compagni di squadra con allettanti traversoni sulla fascia di competenza. Oltre a queste caratteristiche, la sua versatilità, condita da straordinarie doti aerobiche, per quanto riguarda i movimenti e le capacità di corsa in diverse zone del campo, lo rendono perfetto per Klopp e l’attuale filosofia di gioco del Liverpool. Non a caso, il tecnico dei Reds in stagione lo ha schierato ben 31 volte. E il giovane classe ’98 ha ricambiato tale fiducia con prestazioni di primissimo livello, impreziosite da 3 reti e 2 assist. Il Liverpool si gode il proprio gioiello, con un destino segnato e un futuro tutto da scrivere.
Foto: Twitter personale Alexander-Arnold