Allegri: “Il calcio di oggi è fisico e si basa sul contropiede. Giampaolo? Gli dissi di non fare una squadra di fighetti”
Massimiliano
Allegri, ex allenatore della
Juventus ed attualmente senza panchina, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, nella quale ha confermato quanto
vi avevamo raccontato nelle scorse settimane: "
Tornerò la prossima stagione". Il tecnico si è poi soffermato sui temi del campionato: "
I giocatori africani stanno spostando il calcio sul lato fisico, la base del calcio sta cambiando. Sta tornando di moda il contropiede".
Il calcio del Barcellona non è per tutti "Abbiamo seguito per vent'anni Guardiola, equivocando. Lui raccontava la sua eccezione, non è un calcio per tutti. Il Barcellona nasce da Iniesta, Messi e Xavi, tre giocatori che pressano alti e spingono le difese avversarie nella loro area. Quando sento Sacchi che parla di tenere il pallone e avere atteggiamenti propositivi non capisco cosa dica e mi arrabbio".
Giampaolo al Milan "Gli dissi non ti do consigli, ma una cosa voglio dirtela. Sei al Milan, non fare una squadra di fighetti perché ti spaccano in due, non è quello lo stadio per scherzare. Vuoi un fantasista centrale? Non è Suso, pur un gran bel giocatore. Adattati, se non hai il regista niente ti vieta di giocare con due mediani nel mezzo. L'importante è la qualità dei giocatori".
La difesa del Napoli "Il calcio sta riscoprendo l'importanza dei giocatori e il vero ruolo dell'allenatore. Da gennaio metteranno i tablet in panchina, ma le cose si trovano, si toccano, non importa essere troppo elettronici. Un esempio? Koulibaly, Manolas e Albiol, tre grandi giocatori. Ma il professore era quest'ultimo, per caratteristiche tecniche e lettura di situazioni. Koulibaly è eccezionale fisicamente, Manolas è bravissimo sull'uomo. Il calcio non è uno schema fine a se stesso". Foto: Twitter Juventus