Allegri: “Le critiche dell’ultimo mese? Non hanno pesato. Ci sono allenatori che non vincono mai”
18.05.2019 | 14:30
Arrivano altre dichiarazioni di Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa d’addio alla Juve: “Se ho pagato quest’ultimo mese con le critiche sul gioco? Non ha assolutamente pesato. E’ sempre stato un dibattito con tutti, con i giornalisti, con gli opinionisti, ed è giusto così. Poi alla fine devi arrivare a centrare gli obiettivi e quando lavori alla Juve devi sapere che in fondo devi aver vinto. Quest’anno abbiamo portato a casa un campionato e una Supercoppa quindi è stata una stagione straordinaria. Giocar bene o male dipende dal risultato. A volte sento telecronache dove una squadra comanda fino al 92′, prende gol al 93′ e si dice che l’altra ha giocato una partita straordinaria. Io che sono allenatore dovrò analizzare la prestazione e non il risultato, perciò ora non dobbiamo fare una roba tecnica perché siamo in un momento bellissimo. Dico sempre che le partite di calcio sono strategia, vanno capiti i momenti della partita perché giocar bene 38 partite è impossibile, ma quelle che ti fanno vincere lo scudetto sono quelle che giochi male. Questa è una caratteristica di un DNA vincente che la Juve ha dentro di sé. A nessuno piace perdere, se qualcuno si accontenta di uscire e giocare bene e perdere non fa per me. Io nelle prime 5 partite a Cagliari ho fatto 0 punti. Si diceva che giocavo bene, ma non vincevo. Quando si dice che i bimbi giocano per divertirsi no, anche lì c’è competizione, figurati alla Juventus. Ci sono poi momenti più o meno belli. Noi quando abbiamo fatto 15 vittorie di fila non è che abbiamo fatto un gioco straordinario, ma non subivamo, eravamo solidi. A calcio difendere non è vergogna, ci sono momenti in cui difendi. Io ho sempre detto che, e questa è la terzultima conferenza, la partita che abbiamo giocato a Cardiff e qui c’è Cristiano, non abbiamo perso perché hanno fatto più gol. Le grandi sfide le vincono le grandi difese, in quella partita il Real ha difeso meglio di noi come squadra. E hanno vinto. Il calcio non è giocar bene, cos’è giocar bene? Io ancora non l’ho capito se qualcuno me lo spiega ascolto poi magari ci proverò. Però nella vita ci sono le categorie: ci sono i giocatori che vincono e che perdono, dirigenti che vincono e no, allenatori che vincono e non vincono mai. Cazzo, se non vincono mai ci sarà un motivo, Dio santo! Nel gabbione a Livorno, lo dico perché io i tornei li vincevo tutti, ne ho perso solo uno. Ci sarà un motivo. C’erano altri ragazzi come me che vincevano sempre i tornei e altri mai. Ci sarà un motivo se qualcuno vinceva sempre e altri no. Non c’è più mestiere, tutta teoria. Io l’altro giorno parlavo con Fabio, io ho avuto Cellino a Cagliari. Io non so come ha fatto: col Cagliari è retrocesso una volta e ha portato il Brescia in A in un anno. E’ più bravo degli altri, non c’è niente da fare. Poi è normale quelli che perdono che devono dire. Ora io vi farei un esempio, ma non ve lo faccio se no viene già tutto”.
Foto: Twitter ufficiale Juventus