Allegri: “Soddisfatto? Non devo dirlo io. Mancano 35 giorni per tirare le somme. Poi la società farà le sue scelte”

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Massimilòiano Allegri ha presentato la sfida con il Bologna. Queste le sue parole: "I ragazzi stanno tutti bene, non è questione di chi gioca. Chiesa è un giocatore straordinario che viene da un periodo di inattività, è tutto nella norma. Pogba anche, non è ancora nella condizioni ottimali, io vorrei avere il Pogba che ho allenato ma in questo momento non è così. Nella sfortuna di avere ragazzi infortunati come Pogba, Chiesa, la pubalgia di Vlahovic che ora non è che è diventato scarso, grazie al lavoro in questi dieci anni dalla Juventus, la fortuna di avere tanti giocatori come Soulé, Fagioli, Miretti, Iling che hanno fatto tante partite. Miretti ne ha 40 ed è un 2003, Fagioli 30 e l'anno scorso ne ha fatti 25 in Serie B. Non è facile giocare tante partite alla Juventus. Parlando con Buffon una volta lui mi disse che il primo anno alla Juve non ci aveva capito niente, il secondo neanche. Giocare alla Juve non è facile, la fortuna è aver trovato un patrimonio di questo tipo. Il momento più difficile è ora, non quando ci hanno tolto i punti. Non parlo solo della squadra, anche la società, dobbiamo essere tutti un blocco unico, granitico. Parlo a 360°". Soddisfatto della stagione: "Questo è un problema della società, non mio. Son tornato qui sapendo le problematiche che c'erano. L'anno scorso fino alla partita con l'Inter si parlava di scudetto, abbiamo perso due finali. Quest'anno son cresciuti tanti giovani. Nella vita le cose a seconda di come uno l vuole vedere e dire cambiano. Poi io non devo star qui a difendermi, non devo difendermi di niente. Vediamo come finiamo quest'anno, in questo momento qui possiamo fare ancora bene. Se non ci riusciremo qualcuno sarà più bravo di noi. Soddisfatto del quarto posto? Che domanda è, ci sono domande più intelligenti... Io non ero soddisfatto neanche dopo aver perso la finale di Champions. Io ho molto rispetto dei tifosi. Possono mettere grande onestà, grande professionalità e grande impegno. Però le difficoltà ci sono, noi dobbiamo essere un blocco granitico. Poi se a fine stagione secondo la società il lavoro non sarà stato soddisfacente la società prenderà la sua decisione. Fa parte della vita".