Almeyda: “Nel 1996 ho rifiutato il Real Madrid, ma non mi sono mai pentito della scelta”

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Intervistato da Superfutbol, l'ex-Lazio Matias Almeyda, si è presentato con un look totalmente inaspettato: "Ho accettato una sfida con degli amici su WhatsApp. Dovevo tagliare un po’ i capelli, ma con la macchinetta ho affondato troppo lasciando un piccolo segno. A quel punto ho deciso di tagliare tutto." Ha poi raccontato del suo mancato approdo al Real Madrid: "Nel 1996, dopo le mie stagioni al River Plate, il presidente Alfredo Davicce mi disse: ‘Devi deciderti, o vai al Real Madrid o al Siviglia’. I Blancos erano interessati a me come altre squadre. Ma avevo già dato la mia parola al Siviglia. Se me ne sono pentito? No, però in quella stagione con gli andalusi andai in B e il Real Madrid vinse la Liga. Ma lì la Lazio mi ha comprato. La vita è fatta così, di intrecci e curve." Poi, sul rapporto con Bielsa: "Mi ha insegnato un metodo di lavoro completamente diverso da quello del resto degli allenatori. Mi piaceva ascoltarlo quando parlava con la stampa, trattava tutti i giornalisti allo stesso modo. Una volta, una mia zia stava per morire, le avevano dato solamente qualche giorno di vita. Parlai con Bielsa e gli dissi: 'Non sono concentrato, voglio andare ad Azul con la mia famiglia'. Mi rispose: 'Vai subito. La vita è più importante del calcio'. Mi regalò un libro per continuare gli esercizi e scrisse una dedica molto bella. Ho un bel ricordo."     Foto: Telefoot