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Altezza e fisico imponente: il centravanti vecchio stampo si chiama Jens Odgaard

30.06.2018 | 11:56

In questi giorni si è parlato tanto dell’estenuante trattativa tra l’Inter e il Sassuolo per Matteo Politano. Dopo diversi tentativi in questa sessione di mercato si è avuta la tanto attesa fumata bianca. Eppure ciò è stato possibile anche grazie all’inserimento di una valida e promettente contropartita che porta il nome di Jens Odgaard. Si tratta di un attaccante mancino, classe ’99, nato a Hillerod (Danimarca), che la società nerazzurra ha deciso di cedere al club emiliano. Sbarca dunque al Sassuolo con tanti buoni propositi – è la sua prima esperienza in Serie A – ma soprattutto con tanta buona qualità.

Odgaard rappresenta la punta centrale vecchio stampo, come se la immaginerebbe un qualsiasi esperto di calcio. Alto 1,88 mt, dal fisico asciutto, pronto a fare sportellate con i difensori avversari che, a loro volta, sperano di domare la sua fame d’area di rigore trattenendolo quel tanto che basta per la maglietta (anche perché non hanno grandi alternative): dotato di grande forza fisica, i suoi stacchi di testa sono imponenti. Cresciuto nelle giovanili del Lyngby, il 28 ottobre 2015, ancora sedicenne, esordisce e segna il suo primo gol in prima squadra nella partita d’esordio persa 2-1 contro l’Aalborg: insacca di sinistro un pallone sotto l’incrocio a distanza ravvicinata. Non solo fisico, dunque, ma anche tecnica sopraffina: è un mancino naturale ma sa calciare benissimo con entrambi i piedi. Ciò che gli si può recriminare è uno stile non proprio elegante: d’altronde non ci si può aspettare da lui un elevato livello di agilità. Paragonandolo a un giocatore già vissuto, tanto per avere un’idea delle caratteristiche fisiche e tecniche del 19enne, potrebbe somigliare a Peter Crouch, ex attaccante della Nazionale inglese. E a proposito di Nazionale, anche Odgaard colleziona già un bel bottino di numeri: 25 presenze in totale (tra l’Under 16 e l’Under 19) e 18 reti segnate.

L’arrivo in Italia è datato luglio 2017, quando l’Inter si accorge di lui e pensa sia un elemento sul quale vale la pena investire 1,5 milione di euro per portarlo in Primavera. E il giovane danese non si lascia sfuggire l’occasione: con la maglia nerazzurra arriva a totalizzare 7 reti e 3 assist in 18 partite. L’ormai ex allenatore Stefano Vecchi preferisce sempre accostarlo a un compagno di reparto, giocando con due punte (4-4-2) o a volte con il supporto aggiunto del trequartista (4-3-1-2). Ora ha la sua grande occasione per potersi esprimere nel calcio che conta, nel campionato di Serie A, in una squadra che ha sempre puntato forte sulle giovani leve. Valutato circa 5 milioni di euro dal club nerazzurro, con il quale ha vinto campionato, Supercoppa e Viareggio Cup. Che sia un giocatore dal grande potenziale e di grandi prospettive, l’Inter lo sa bene, dal momento che ha deciso di mantenere su di lui il diritto di riacquisto per i prossimi due anni. Già questo la dice lunga…

Foto: Twitter Sassuolo