AMAHL PELLEGRINO, SOGNANDO LA SCARPA D’ORO
Osservando la classifica fino al 30 novembre relativa alla scarpa d'oro, troviamo clamorosamente in vetta un nome a sorpresa. Non c'è Haaland, Mbappé, Kane, Lautaro, ma un certo
Amahl Pellegrino grazie ai suoi 25 gol in 25 partite giocate in stagione con il
Bodo/Glimt, squadra che abbiamo imparato a conoscere due anni fa, quando rifilò 6 gol alla Roma di Mourinho che poi si prese la rivincita nella fase a eliminazione diretta. Partendo dal presupposto che Pellegrino non vincerà questa classfica, solo acausa del coefficiente dei gol (come sappiamo, i maggiori campionati europei danno 2 punti a ogni gol, i minori 1,5) quindi i 36 punti di Pellegrino sono difficilmente difendibili, contro magari un Harry Kane che è alle spalle con 34 punti, ma gli basta un solo gol, per intenderci, per balzare in vetta, nonostante abbia segnato solo 18 gol, contro i 25 dell'attaccante del club norvegese. Ma sognare è lecito per questo giocatore, che anche ieri sera ha segnato due gol nel successo per 5-2 del suo Bodo contro il Lugano in Conference League. Già l'anno scorso, Pellegrino, con i suoi 32 gol stagionali, aveva tenuto testa ai vari Haaland, Mbappé, Lewandowski, fino a marzo, poi, come detto, a causa anche del coefficiente, è scivolato indoetro in classifica, chiudendo comunque in top 5. La storia si ripeterà, probabilmente, quest'anno, ma al momento, questo ragazzo del 1990, guarda tutti dall'alto in basso. Ma chi è
Amahl Pellegrino? Nato a Drammen, in Norvegia, il 18 giugno 1990, è figlio di due immigrati dalal Tanzania, che hanno provato a fare fortuna in Scandinavia. Riuscendoci e integrandosi in una società e cultura completamente diverse. Lo stesso Amahl, ha dovuto presto integrarsi in culture differenti, lui, ragazzo di colore, cresciuto in mezzo a tanti ragazzi biondi, alti, di una diversa etnia. E il calcio lo ha salvato in maniera importante, visto che a scuola, nonostante gli sforzi, non eccelleva. A livello giovanile, Pellegrino ha vestito le maglie di Glassverket e Åskollen, per poi passare al Drammen.
Nel 2012 è stato tesserato dal Bærum, per cui ha esordito in Prima Divisione in data 20 maggio: ha sostituito Erbin Llullaku nella sconfitta casalinga subita contro l'HamKam con il punteggio di 1-2.
Il 30 giugno 2012 è arrivata la prima rete in campionato, nella partita persa per 6-2 in casa del Kongsvinger.
Al termine della stagione, la squadra è retrocessa in Seconda Divisione. Rimasto al Bærum anche per l'annata 2013, ha contribuito all'immediata promozione della squadra. Il 4 agosto 2014 è passato a titolo definitivo al Lillestrøm: ha firmato un contratto valido fino al 31 dicembre 2016 e ha scelto di vestire la maglia numero 9.
Il 17 agosto pertanto ha esordito in Eliteserien, subentrando a Petter Vaagan Moen nella vittoria per 2-1 sul Vålerenga.
Il 22 aprile 2015 ha trovato le prime reti con questa maglia, nella vittoria per 3-9 sul campo del Rælingen, sfida valida per il primo turno del Norgesmesterskapet o meglio la Coppa di Norvegia.
L'11 agosto 2015 si è trasferito al Mjøndalen, compagine con cui ha firmato un accordo valido fino al 31 dicembre 2017.
Il 16 agosto ha giocato la prima partita in squadra, schierato titolare nel 2-1 inflitto all'Haugesund.
Il 30 agosto ha realizzato il primo gol nella massima divisione locale, in occasione della sconfitta per 2-4 maturata in casa contro lo Strømsgodset. Il 20 novembre 2017, lo Strømsgodset ha ufficializzato sul proprio sito internet l'ingaggio di Pellegrino, che si sarebbe aggregato al club alla riapertura del calciomercato locale, prevista per il 1º gennaio 2018.
L'11 marzo 2018 ha esordito in squadra, subentrando a Tokmac Nguen nel pareggio per 2-2 in casa contro lo Stabæk.
L'11 aprile seguente ha trovato il primo gol in squadra, nella sconfitta per 3-1 arrivata sul campo del Tromsø.
Il 22 agosto 2019 si è trasferito al Kristiansund, firmando un contratto valido fino al 31 dicembre 2021. Il 25 agosto ha trovato il primo gol per il Kristiansund, nel 4-0 inflitto al Mjøndalen.
Il 19 gennaio 2021, Pellegrino ha ufficializzato il suo passaggio ai sauditi del Damac.
Il 17 agosto 2021 ha fatto ritorno in Norvegia, legandosi al Bodø/Glimt fino al termine della stagione: ha scelto di vestire la maglia numero 11.
Il 10 gennaio 2022 ha firmato un nuovo accordo con il Bodø/Glimt, fino al 31 dicembre 2022, per poi rinnovare fino al 2024, grazie a una media realizzativa clamorosa. Conta infatti 105 presenze con il Bodo, con 69 gol. Media realizzativa che già in passato aveva avuto, tipo i 29 gol nel 2018, o i 27 nel 2016. Quella che stupisce è la sua regolarità e continuità. Attaccante d'aria davvero pericolosissimo, bravo di testa e col piede destro, se la cava bene anche con i tiri da fuori area. Lo dimostrano alcuni gol assurdi da fuori area che circolano in rete, uno lo scorso marzo, reti di una qualità tecnica sopraffina. Grazie a lui, il Bodo Glimt ha vinto due titoli di Norvegia, è arrivato ai quarti di finale di Conference League nel 2021-22 (come detto uscirono per mano della Roma) e ha esordito anche in Europa League la scorsa stagione. Quest'anno è di nuovo Conference League e il Bodo sta dimostrando di essere non più una sorpresa, come lo stesso Pellegrino. Che nel frattempo, ha deciso di rappresentare, come Nazionale. la Tanzania, dopo aver sperato per anni, nella chiamata della Norvegia, sognando una coppia gol con Haaland. Haaland che però al momento, deve vedere questo rivale, staccarlo nella classifica della scarpa d'oro. Abbiamo ribadito, difficilmente Pellegrino riuscirà a vincerla, ma sognare non costa nulla per questo ragazzo, che nel frattempo è diventato anche simbolo del riscatto sociale.
Quella di Pellegrino rimane infatti una grande storia, anche se a 32 anni di età il Bodø/Glimt, la sua attuale squadra, rappresenta l’apice raggiunto nella sua carriera. Ma questo attaccante figlio di genitori emigrati dalla Tanzania non è destinato a rimanere uno dei tanti. Il governo norvegese lo ha scelto quale esempio di quelle storie di riscatto sociale che spesso il calcio racconta. Un’investitura ufficiale che si è concretizzata attraverso un massiccio acquisto di copie della sua autobiografia da parte del Consiglio della Cultura norvegese, da destinare a tutte le biblioteche dello Stato. Il titolo del volume è
Fotballproff mot alle odds, ovvero calciatore professionista contro ogni previsione. Lungo i 27 capitoli del libro si parla di povertà, di razzismo, di malattie e di perdite, tutti drammi combattuti con un sola arma a disposizione: il calcio. Un'arma che lo sta portando a far parlare di sè, oltremodo, e a sognare qualcosa di grandioso a livello mondiale. Ultima curiosità, come immagine social, su Twitter e il profilo facebook, Pellegrino ha come foto del profilo quella di Ronaldinho, un idolo a cui si ispira, genio, estro, talento, sorriso. Qualità che in parte, l'attaccante tanzaniano, porta in campo. Foto: twitter personale