AMORIM, LA NUOVA GUIDA DEI RED DEVILS
Ruben Amorim sarà il nuovo allenatore del
Manchester United. Il tecnico portoghese entrerà in carica dal prossimo 11 novembre. Dopo l’esonero di
ten Hag, il club inglese ha deciso di puntare sul tecnico portoghese, arrivando a pagare un milione di euro extra rispetto alla clausola di 10 milioni che lo lega allo
Sporting Lisbona. Una scelta forte, arrivata a stagione in corso, che ovviamente stravolge le strade sia del Manchester United che dello stesso Sporting, che aveva ormai iniziato un progetto e una nuova stagione con l'allenatore. Arriverà a Manchester con gran parte del suo staff, formato da Emanuel Ferro, Adelido Candido, Carlos Fernandes, Jorge Vital e Paulo Barreira e altre figure centrali. Amorim si gioca gran parte della carriera, sa che in gioco c'è tanto, ma scrivere la storia allo United, uno dei club più importanti del mondo, non è facile e scontato. Riportare i Red Devils alla gloria di quando c'era Sir Alex Ferguson è l'obiettivo. Ma l’allenatore classe ’85 porterà ai Red Devils le sue idee, senza scendere a compromessi. Possesso palla, difesa a tre (solitamente il modulo è il 3-4-3), sia in costruzione che in fase difensiva, e pressing alto. In fase di sviluppo della manovra, vengono coinvolti i tre difensori centrali e il portiere con l'ormai tipica costruzione dal basso. La prima idea è sempre quella di cercare il passaggio diretto in verticale, con le due ali offensive che stringono in mezzo al campo e ricevono palla. Ma se i corridoi centrali sono otturati, Amorim chiede alle sue squadre di continuare a palleggiare anche con i mediani, così da muovere gli undici avversari e trovare spazio per la verticalità. Idee e concetti moderni, che prendono dal meglio del calcio europeo, e ne fanno una miscela unica. In attesa dell’ufficialità, intanto la squadra è stata affidata a Ruud
van Nistelrooij, reduce da una bella vittoria per 5-2 col
Leicester e dal pareggio per 1-1 contro il Chelsea. Ruben Amorim, dopo una carriera da calciatore sviluppatasi particolarmente in patria, in Portogallo (dove ha vestito maglie come quelle del Braga, Benfica, Belenenses e ha vinto numerosi trofei e campinari), con 14 presenze in Nazionale, nel 2017 a 38 anni, ha detto addio al calcio giocato e ha preso il patentino da allenatore. Nell'estate del 2018 viene nominato allenatore del Casa Pia, club di terza divisione portoghese. Nel gennaio 2019 la squadra viene penalizzata di sei punti e Amorim viene squalificato per aver impartito delle indicazioni durante una partita, senza poterlo fare da regolamento. Qualche giorno dopo, malgrado la sospensione della squalifica, Amorim rassegna le proprie dimissioni. Nel 2019 viene nominato allenatore della squadra riserve del Braga, in terza divisione. Tre mesi dopo viene chiamato ad allenare la prima squadra al posto di Ricardo Sá Pinto e debutta il 4 gennaio 2020 con una vittoria per 7-1 in trasferta contro il Belenenses. Il 25 gennaio vince la Coppa di Lega battendo in finale il Porto per 1-0. Nel 2020 è ingaggiato dallo Sporting Lisbona, che per averlo corrisponde al Braga un indennizzo di 10 milioni di euro.
Nel 2021 riporta il club bianco-verde alla vittoria in campionato a diciannove anni di distanza dall'ultima affermazione, lanciando gioielli del calibro di Nuno Mendes, Pedro Goncalves, Joao Palhinha, Matheus Nunes, Gonzalo Plata, Pedro Porro o lo stesso Maximiano, portiere con un trascorso anche alla Lazio. Nella stessa stagione vince anche la Coppa di Lega proprio contro il Braga. Seguono poi la conquista della Supercoppa nella rivincita contro il Braga, di un'altra Coppa di Lega e, dopo un biennio senza vittorie, del campionato nel 2023-2024. Nelle coppe europee il massimo risultato sono i quarti di Europa League nel 2022-2023. Ora arriva la grande chance della carriera, riportare il Manchester United ai fasti di un tempo. Vedremo se il giovane tecnico portoghese, con il suo calcio moderno, riuscirà a risollevare un gigante che dorme. Foto: sito Manchester United