Ancelotti a ruota libera: “Nesta era ciò che ci mancava per vincere. Ibra? Non mi sorprende che giochi ancora”

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In diretta Instagram con Carlo Pellegatti, Carlo Ancelotti ha commentato anche alcuni dei suoi ex-compagni di squadra e calciatori che ha allenato: "Nesta? E' stato uno sforzo enorme che ha fatto la società quell'anno. Ho spinto molto per averlo e alla fine il presidente ha fatto questo sacrificio. Era il tassello che mancava per vincere. E' un ragazzo molto modesto e umile, gli piace poco la scena, è un grande professionista. Un po' pigro, ma con qualità fisiche straordinarie. Baresi? E' stato il capitano per eccellenza, per impegno, volontà e serietà. Anche capitano della chiacchiera, parlava tanto. Maldini? Da un punto di vista fisico più potente di Franco, ma due giocatori unici. Maldini si è adattato nel ruolo di difensore centrale, sono stati due giocatori inimitabili. Gattuso? Era diventato indispensabile. Era più facile sostituire i trequartisti rispetto a lui. Il lavoro e l'impegno aiutano a migliorarsi, poi per arrivare a certi livelli c'è la genetica, lui è stato dotato di qualità genetiche caratteriali. L'impegno e la determinazione li devi avere dentro quando nasci. Shevchenko? Ha fatto tanto per il Milan, ha fatto tantissimo. E' stato un grandissimo attaccante. Ad un certo punto della carriera ha pensato di provare strade alternative"Ibrahimovic? Non mi sorprendo che giochi ancora, non so per quanto tempo giocherà. A livello caratteriale mi è piaciuto molto, è molto molto altruista. Era molto attento alle vicende della squadra, questo per un allenatore è stato molto importante".   Foto: profilo Twitter ufficiale Everton FC