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L’aneddoto di Ancelotti: “Un giorno Zidane era in ritardo, volevo partire senza di lui ma Montero…”

30.05.2024 | 11:16

Ancelotti

In vista della finale di Champions League del suo Real Madrid contro il Borussia Dortmund di sabato 1 Giugno,  Carlo Ancelotti si è raccontato al Times sul suo vero segreto e sulla sua filosofia calcistica. E’ bene ricordare che in caso di vittoria per Re Carlo sarebbe la quinta Champions League della sua gloriosa carriera. Queste le sue parole: “Avevo un sistema che ho imparato al Milan da Arrigo Sacchi. Era il 4-4-2. E per questo ho rifiutato Roberto Baggio al Parma perché voleva giocare da numero 10. Ho detto No, non gioco con il 10. All’epoca era uno dei migliori del mondo e l’ho rifiutato perché volevo giocare con due attaccanti…È stato un errore. Ho provato a cambiare idea quando sono andato alla Juventus. Avevo Zidane ed era il numero 10. Lo devo mettere a destra o a sinistra? Impossibile. Da lì ho sempre tenuto conto delle caratteristiche dei giocatori per costruire il modulo”.
Sull’integralismo e la capacità di adattarsi all’avversario: “Avere una sola identità della propria squadra è un limite. Giocavamo in Champions contro lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi, un ottima squadra. Quello che stava facendo con i terzini e in diverse posizioni, era davvero buono. Ma ho detto ai miei vogliono che li pressiamo, non fatelo, è quello che cercano. Non pressateli e ci daranno la palla. Non abbiamo pressato e abbiamo vinto 5-0″.
Sulla passione per il proprio lavoro: “Il punto chiave è che ho molta passione, ma non sono ossessionato dal mio lavoro. Non lo sono mai stato, non riguardo al calcio. Mi è piaciuto molto, da giocatore, da allenatore, ma non divento matto”.
L’aneddoto su Zidane e Montero: “C’è stata una volta in cui Zidane era in ritardo, noi eravamo sull’autobus in attesa di partire e io dissi all’autista di partire senza Zizou. A quel punto Paolo Montero è sceso dall’autobus per parlarmi, io gli ho detto di partire e poi ne avremmo parlato. Montero però mi disse che senza Zizou non potevamo proprio andare da nessuna parte, così ho pensato che avrei dovuto dargli ascolto. Alla fine infatti abbiamo aspettato”.

Foto: sito Real