Ancelotti: “La Spagna non è razzista, ma c’è razzismo sui campi. Non penso Vinicius vada via, adora il Real”
Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del
Real Madrid, Carlo
Ancelotti, ha così parlato dopo il caso
Vinicius J: "La verità è che è vittima di ciò che sta accadendo. A volte si dice che è colpevole perché provoca, ma la vittima è lui... E anche i tifosi che si comportano in modo impeccabile. Il resto fa parte di un gruppo che si è comportato molto male a Maiorca, a Valladolid... Sembra un'abitudine insultare. Perché abbiamo questa abitudine in Spagna? Ci si può permettere di chiamare stupido un calciatore? Dobbiamo smetterla, siamo stufi di essere insultati a ogni partita. Dietro le panchine ti chiamano 'figlio di p*****a', 'f****o". Spero che le istituzioni possano essere chiare e che facciano lo stesso LaLiga e gli arbitri. La cosa che è successa a Valencia non deve succedere. La Spagna non è razzista, ma c'è razzismo in Spagna, come in altri posti. Tutto questo deve finire". Poi ha proseguito parlando del brasiliano: "Come sta? Siamo tutti preoccupati per quello che è successo. Mi sembra giusto che si parli tanto di questo argomento. È una grande opportunità per migliorare le cose. Vinicius è triste e non si è allenato oggi, aveva un piccolo fastidio al ginocchio. Per domani è squalificato, il che aprirebbe un altro dibattito. La condanna non basta. Abbiamo iniziato a farlo molto tempo fa, ma non si è ancora fatto niente per porre fine al razzismo. In Inghilterra non ti insultano, il problema è stato risolto da tempo. Nelle partite di calcio inglesi non c'è la polizia e qui sembra che tu stia andando in guerra con i camion della polizia ovunque. Hanno preso misure drastiche". Infine, sul possibile addio:
"Vinicius potrebbe andar via dalla Spagna? Penso di no perché ama il calcio e adora il Real Madrid. Il suo amore per il club è grande e vuole fare carriera qui". Foto: sito Real