Ancelotti: “L’arbitro Kassai? Mi ricorda un precedente nefasto. Liverpool fortissimo. Su Salah e Klopp…”
02.10.2018 | 16:05
Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool: “La designazione di Kassai? Mi ricorda un precedente nefasto (Real Madrid-Bayern Monaco, ndr), sono sorpreso da questa scelta da parte della UEFA. Dobbiamo avere la forza e la convinzione di giocare come vogliamo noi, come abbiamo fatto a tratti contro la Juve. Non possiamo comandare sempre il gioco, ma dobbiamo migliorare nella gestione dei momenti di difficoltà che contro squadre di altissimo livello arrivano per forza. Chi temo di più? Sono una squadra che gioca bene in ripartenza, ma ci sono più elementi da tenere d’occhio. Vogliamo fare una partita offensiva e dovremo tenere conto delle loro caratteristiche. Non è decisiva, ma abbiamo già perso due punti contro la Stella Rossa. Formazione? Ho un’idea in testa che proverò in allenamento. Ho cambiato molto in questa prima parte e probabilmente cambierò anche contro il Liverpool, ma non cambia la strategia e il nostro modo di giocare. Il Liverpool è uno dei team più forti d’Europa. Hanno trovato continuità di gioco e organizzazione. Stanno bene e sanno giocare con grande intensità. Salah? Non so se è al 70 o all’80% ma non cambia che è un calciatore di grandissima qualità e sarà molto pericoloso. Le scelte sono legate alla condizione fisica. Se i giocatori che hanno giocato a Torino hanno recuperato totalmente hanno le stesse possibilità degli altri. Contro la Juventus abbiamo dimostrato di stare bene e siamo pronti a giocare una sfida ad alti ritmi. Dobbiamo avere il coraggio di fare in partita quello che prepariamo, gestendo i momenti in cui il Liverpool avrà il predominio. Poi dovremo avere un attacco intelligente per non esporci ai loro contrattacchi. Klopp? Un avversario difficile, un amico e un allenatore di grande esperienza. Le sue squadre hanno un’identità chiara: dinamismo, aggressività e attacco in verticale. Cos’è successo a Torino? La nostra pressione alta ci ha portato dei vantaggi, poi ci siamo intimoriti ed abbassati sporcando la nostra palla in uscita. Questo non ci ha permesso di esprimere le nostre qualità che sono risaltate fuori quando siamo rimasti in dieci. Quando sembrava tutto perso ci siamo rilassati ed è uscita la nostra qualità. La squadra migliorerà su questo aspetto. In ogni caso vedo una squadra che raggiunge livelli eccellenti di gioco e di grande intensità. Ci serve più continuità, ma quella te la dà il pensiero. Dobbiamo ripartire dalla prima mezz’ora di Torino, l’aspetto psicologico è importante. Troveremo una squadra che gioca ad alta intensità e noi vogliamo fare altrettanto. Il risultato sarà determinato dalla nostra capacità di attuare la nostra strategia, non sarà facile ma la chiave è lì”.
Foto: Napoli Twitter