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Ancelotti: “A Napoli si sta da Dio, le sconfitte aiutano a crescere. Su Ibra, Shevchenko e Inzaghi…”

18.10.2018 | 21:32

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine di un evento toccando vari argomenti: “Le sconfitte ce le sentiamo addosso ogni volta, ma la vita è piena di problemi molto più gravi di una partita di calcio. A Napoli non ho problemi? A Napoli si sta da Dio. Ibrahimovic? L’immagine che dà di sé è completamente diversa da quella che regala nello spogliatoio. Lo spogliatoio per noi diventa un luogo sacro in cui ci si confronta come uomini. Nella vita e nel calcio le sconfitte dobbiamo considerarle opportunità per crescere. Non è facile, ma è la strada giusta. La finale di Istanbul con il Milan è stata solo un passaggio di un percorso lungo della nostra carriera. Preferisco conservare più ricordi del 2003 o del 2007. Nello sport spesso c’è la tendenza a non godersi il momento, invece bisogna festeggiare per godersi il momento. Il mestiere che facciamo oggi ci diverte, la gestione di un gruppo è allo stesso tempo complesso e semplice. Devi lavorare ogni giorno con gli uomini che hai a livello personale e sportivo per far emergere le qualità di un calciatore o di un membro dello staff. Shevchenko e Inzaghi erano due uomini completamente diversi, ma spesso giocavano insieme, il rapporto individuale che avevo con loro è stato diverso. Non ho mai trovato calciatori egoisti, superficiali o poco professionali. Oggi, poi, tutti sono ottimi professionisti, molto più di quando ero calciatore io”.

Foto: Napoli Twitter