ANDREA PINAMONTI, L’IDENTIKIT DEL PREDESTINATO
Quella di ieri è stata una giornata che difficilmente
Andrea Pinamonti potrà mai dimenticare. Il match contro lo
Sparta Praga, ultimo turno della fase a gironi di Europa League, doveva essere una partita inutile per l'
Inter, già eliminata dalla competizione europea con una giornata di anticipo. Ma che invece si è trasformata nell'occasione ideale per mettere in vetrina il talento cristallino di Andrea Pinamonti. All'esordio assoluto da titolare con la maglia dell'
Inter, l'attaccante classe 1999 è sicuramente la nota più positiva della serata nerazzurra. Gioca bene e con personalità, con Eder duetta alla grande e lo dimostra il superbo assist per l’italo-brasiliano in occasione del primo gol: aggancio alla Ibrahimovic spalle alla porta in piena area di rigore, protezione della palla e scarico al bacio verso il compagno di squadra che deve solo depositare in fondo al sacco. Una giocata da vero attaccante navigato, non certo il marchio di fabbrica che ti aspetti da un 17enne.
San Siro lo saluta con un grande applauso quando abbandona il campo stremato, all'80', lasciando il posto all'altro baby talento Bakayoko.
“San Siro è il mio stadio preferito perché tifo Inter. Non mi rendo conto di cosa è successo, è un'emozione indescrivibile. Non smetterò mai di ringraziare il mister. Cercherò di essere pronto, poi quello che deciderà la società se primavera o prima squadra lo accetto. Il centravanti deve fare gol, però capitano giornate in cui non si va a segno e bisogna mettersi a disposizione. Oggi non è arrivato il gol, ma non mi aspettavo neanche di giocare, quindi va bene così. Mi piace aiutare la squadra, che sia con il gol o no. Cercherò sempre di migliorare. Palacio mi fa da chioccia? Rodrigo è un giocatore fantastico, non mi aspetterei neanche un aiuto così grande da questi grandi giocatori. Però tutti quanti mi hanno sempre dato grandi consigli e mi ha fatto molto piacere questa cosa. A chi mi ispiro? Il mio idolo è Mauro Icardi“, ha dichiarato nel post partita il giovane centravanti.
Andrea Pinamonti nasce il 19 maggio 1999 a Tassullo, piccolissimo paesino della Val di Non, nel cuore del Trentino. I primi calci al pallone li dà nell'
Us Bassa Anaunia, a Denno, ma molto presto viene notato dagli scout dell'Inter, che lo tengono sott'occhio anche quando, all'età di 12 anni, passa tra le file degli Esordienti del
Chievo Verona. Dopo due stagioni con i gialloblu, il club nerazzurro, insidiato dalla concorrenza dei cugini del Milan, lo preleva aggregandolo fin da subito ai Giovanissimi Nazionali. Il giovanissimo Andrea brucia le tappe e ben presto scala gerarchie tra gli Allievi prima e in Primavera poi. La sua struttura fisica precoce, alla quale abbina una tecnica invidiabile e un senso del gol da puro killer d'area di rigore, gli consente di essere due spanne sopra tutti i suoi pari età. Nella scorsa stagione si alterna tra gli Under 17 A e B e la Primavera, timbrando il cartellino dei marcatori per ben 17 volte nelle 33 presenze collezionate in tutte le competizioni, contribuendo a portare la squadra di mister Stefano Vecchi alla doppia finale di Coppa Italia, poi vinta, contro la Juventus. Nell'estate scorsa viene aggregato alla rosa della prima squadra per il consueto ritiro precampionato. Sia Mancini che De Boer lo stimano tantissimo e, nonostante la giovane età, gli consentono spesso e volentieri di allenarsi in pianta stabile tra i grandi. Nella stagione corrente, il 17enne Pinamonti ha finora siglato 12 gol in 10 presenze nel campionato Primavera. Un gol ogni 66 minuti di gioco. Numeri spaventosi che testimoniano la crescita esponenziale del gioiellino targato Inter. Nella giornata di ieri, come detto, è arrivato anche l'esordio da titolare con il club nerazzurro. Al termine della gara contro lo Sparta Praga, il tecnico
Stefano Pioli ne ha elogiato la prestazione:
"Pinamonti è stato bravissimo. Ha ottime qualità che non sono semplici da trovare nei giovani di oggi. È serio, umile, avrà sicuramente futuro". Movimenti, personalità, fiuto del gol:
Pinamonti è il mix perfetto del centravanti moderno. L'Inter lo sa bene e non vuole fargli bruciare troppe tappe e correre il rischio di perderlo tra le tanti giovani promesse, rimaste tali, sfornate dal proprio vivaio. Il suo sogno fin da bambino è quello di esultare a
San Siro dopo aver siglato una rete con la maglia nerazzurra, la stessa per la quale fa il tifo da sempre. Siamo sicuri che questo giorno non tarderà ad arrivare, perché Andrea Pinamonti ha le stimmate del campione cucite addosso, con il destino di stupire.
Foto: sito ufficiale Inter