Andreazzoli sorpresa dell’Empoli. Fedelissimo di Spalletti, uomo Roma e quella giocata di Taddei…
Aurelio Andreazzoli nuovo allenatore dell’
Empoli. Un nome a sorpresa, che vi abbiamo anticipato alle 18.47. Dopo l’esonero di
Vincenzo Vivarini, la scelta del club toscano è dunque ricaduta sullo storico collaboratore di
Luciano Spalletti, da sempre rimasto in grandi rapporti con quell’
Empoli che lo lanciò nel grande calcio. Nato a
Massa, il 5 novembre del 1953,
Andreazzoli, dopo le prime esperienze minori tra gli anni 80 e 90 in panchina, con qualche incompiuta, nel 2003 entra nello staff di don
Luciano a
Udine. Lo segue a
Roma, sempre da collaboratore tecnico, per tutta la durata del suo primo atto, conclusosi nel settembre del 2009. Proprio a lui si deve il famoso gesto tecnico, ribattezzato
aurelio, del quale si rese autore
Taddei nel 2006 in Champions League:
“E’ un colpo che ho ribattezzato Aurelio perché lui mi ha incoraggiato a provarlo anche in partita”, disse il brasiliano. Nel febbraio del 2011, dopo l'avvicendamento tra
Claudio Ranieri e
Vincenzo Montella, la
Roma lo richiama:
Aurelio resta organico allo staff anche con
Luis Enrique e
Zdenek Zeman, al quale subentra da allenatore in prima il 2 febbraio del 2013, chiudendo il campionato al sesto posto ma perdendo la finale di
Coppa Italia contro la
Lazio. Ormai uomo Roma a tutti gli effetti, resta sulle rive giallorosse del Tevere anche con
Garcia, a maggior ragione con il ritorno di
Spalletti, che avrebbe anche seguito all’
Inter per sua stessa ammissione:
“Farò il tifo per Luciano, avrei continuato con lui ma in realtà non c’è mai stata questa possibilità, ne hanno essenzialmente parlato i giornali, io non ci ho mai sperato”. Adesso la ghiotta opportunità
Empoli, con l’esperienza giusta per guidare una compagine ambiziosa di B.