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Ángel Correa, un predestinato per Simeone

29.05.2014 | 09:51

Ángel Correa è approdato all’Atlético Madrid da pochi giorni, in un ambiente ancora scosso dalla Champions svanita all’ultimo minuto ma anche carico per riprovarci l’anno prossimo. Il talentuoso trequartista argentino potrebbe apportare quel pizzico di fantasia mancante ai Colchoneros, prendendosi le luci della ribalta magari dopo un anno in prestito in qualche club con meno pressioni. Chissù, la scelta spetterà al tecnico. D’altronde, Simeone, ha mostrato quest’anno tanta capacità nel valorizzare i propri giocatori.

 

E di potenziale da valorizzare, Correa, ne ha proprio tanto. L’argentino classe ’95 ha tutti i segni del predestinato: rapido, tecnico, abile nei drigbbling, specialista negli assist, vede spesso la porta, dotato di un gran cambio di passo e di un’ottima capacità di verticalizzare. Insomma, un probabile fenomeno, soprattutto se Simeone riuscirà a fargli dargli la continuità di rendimento e la sagacia tattica dei grandi campioni.

 

La carriera di Correa è breve ma intensa: 10 anni nelle giovanili, 1 nella massima serie Argentina. Sempre col San Lorenzo. Coi blaugrana il giocatore ha vinto da protagonista il Torneo Inicial 2013, il primo tra i “grandi”, dove è stato titolare nel 4-2-3-1 allestito dall’ex Barcellona Juan Antonio Pizzi, mettendo a segno 6 gol e addirittura 12 assist. Un biglietto da visita niente male per un 19enne, non c’è che dire.

 

Il ragazzo, costato 7,5 milioni di euro alle casse dell’Atlético, legatosi ai madrileni con un contratto quinquennale, avrà tutto il tempo per dimostrare il suo valore anche nella Liga. Però, il giovane, ha prima un’ultima missione da compiere nella squadra che l’ha lanciato: la Coppa Libertadores. Di fatti, Ángel, non lascera il San Lorenzo prima di aver terminato questa competizione. E chissà che non vada via dall’Argentina con un altro trofeo tra le braccia. Non ci stupiremmo affatto, ai predestinati succede spesso così.