Antenucci: “La Spal non è ancora spacciata. Futuro? Farò il dirigente”

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La Spal non è in un buon momento. Penultimo posto nel gruppo B di Serie C, il club ferrarese è in piena difficoltà. Momento no, dettato anche dai tre punti di penalizzazione inflitti a inizio campionato, che ne ha compromesso il percorso anche a livello mentale. Del momento della Spal ne ha parlato a La Gazzetta dello Sport il capitano Mirco Antenucci, che si è aperto anche sul suo futuro post ritiro. “Non stiamo vivendo un bel momento. L’ultima vittoria contro il Pineto ci ha riportato i tre punti dopo più di un mese e può darci fiducia per ripartire meglio. Siamo partiti per fare un campionato diverso, è sotto gli occhi di tutti. Non ci stiamo riuscendo, ma mancano ancora tante partite e tanti punti. Ci sono anche tanti infortuni che stanno penalizzando. Ma non deve essere un alibi. Il dato preoccupante è che abbiamo preso 27 gol (seconda peggior difesa del girone B, ndr). Abbiamo cambiato tanto, giocatori, staff, allenatore. Questo sicuramente ha inciso. Poi a inizio anno ci sono stati i tre punti di penalizzazione che non hanno aiutato. Quando vedi quel meno davanti al numero dei punti e non fai risultati diventa difficile acquisire fiducia. Sabato (16 novembre, ndr) ci giochiamo lo scontro diretto con il Legnago, ultimo in classifica. Bisogna aggiustare qualcosa sotto tutti i punti di vista. Poi è chiaro che la testa lavora meglio quando le cose vanno bene. Ma nello sport, come nella vita, bisogna reagire sempre alle difficoltà. Ed è quello che faremo. Non siamo spacciati. Il campionato è ancora lungo: vinci due partite e sei in zona playoff, la Serie C è bella per questo. La stagione può cambiare da un momento all’altro. Io ho tanta passione. Qualche anno fa mai mi sarei aspettato di festeggiare i 40 anni in un gruppo da capitano e finire la carriera dove ho sempre sognato. Sono contento e orgoglioso. È chiaro che a questa età devi lavorare bene con testa e fisico. Anche quando ho qualche problemino ci passo sopra e mi alleno lo stesso. La motivazione e la voglia fanno la differenza. Questi due fattori sono stati sempre la benzina della mia carriera. Più che salvare, vorrei fare qualcosa di più con la Spal. L’anno scorso non ho smesso perché siamo arrivati ad un punto dai playoff. Quest’anno l’obiettivo è diverso rispetto all’attuale piazzamento, fare qualcosa di incredibile con questi colori sarebbe la ciliegina sulla torta. Ho preso anche il patentino da dirigente, quindi il mio futuro sarà ancora nel calcio ma fuori dal campo”. Foto: X Spal