Antonioli durissimo: “A Cesena mi hanno trattato come un rifiuto. Mi hanno pugnalato alla schiena”

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Francesco Antonioli, ex portiere di Roma e Bologna, preparatore dei portieri del Cesena nella scorsa stagione, si è sfogato in maniera molto evidente ai microfoni di TuttoCesena.it, per il trattamento riservatogli dalla proprietà. Queste le sue parole: "Deluso dal comportamento tenuto dagli Americani? Non potrebbe essere diversamente. Mi hanno trattato come un rifiuto, come l’ultimo arrivato. Mi hanno letteralmente pugnalato alla schiena... Quando uno è il capo della baracca è ovviamente libero di fare quello che vuole della propria azienda. Però c’è modo e modo di mettere alla porta le persone... A fine campionato, qualcuno della nuova dirigenza, poteva prendere su il telefono. E dirmi: ‘Francesco, ci dispiace ma non rientri più nei nostri progetti’. Ecco, in quel caso io avrei capito. Mi sarei messo subito il cuore in pace. Invece dopo quella ‘famosa’ gara con il Monopoli nessuno si è più fatto sentire. Dopo un mese ho dovuto allora prendere su io il telefono e chiamare il Cesena. Chiedere se avevano ancora bisogno di me...Cosa mi hanno risposto? Che il Cesena stava pensando a un doppio preparatore dei portieri per la prima squadra e che quindi, il sottoscritto, avrebbe potuto affiancare la new-entry Flavoni". Antonioli continua: "Mi hanno anche detto che per il sottoscritto c’era in piedi pure l’ipotesi di diventare il responsabile dell’area tecnica dei portieri. Io, a queste due proposte ‘tardive’, non ci ho mai creduto. Mi hanno mentito sapendo di mentire. Tanto era già palese che Flavoni sarebbe stato l’unico responsabile dei portieri. Tanto in città i ben informati già sapevano che quell’incarico di responsabile tecnico dei portieri sarebbe stato affidato a Sebastiano Rossi. Ed allora perché tenermi inutilmente a bagnomaria per tutte queste settimane? Perché dirmi tutte quelle c....? Perché prendermi per il c... in quel modo? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò? Non meritavo questo trattamento…E pensare che Lewis ed Aiello, quando sono sbarcati a Cesena, si sono riempiti la bocca con le solite frasi ad effetto. Frasi del tipo ‘Il Cesena deve essere come una famiglia’ oppure ‘Per costruire un grande futuro bisogna partire del passato’. Ho visto come hanno ‘trattato’ il passato".   Foto: twitter Roma